L'Atalanta prepara l'offerta per Comuzzo: dal no al prezzo fissato dalla Fiorentina, individuato il sostituto

La Dea non ha intenzione di perdere tempo e ha deciso di affondare il colpo. L’obiettivo della dirigenza è quello di consegnare a Juric un difensore giovane, con margini di crescita e già abituato alla Serie A. 

La società crede fortemente nel talento di Comuzzo e intende investire sul lungo periodo, ma resta da capire se sarà disposta a spingersi fino alla cifra richiesta dalla Fiorentina.

Il club viola considera Comuzzo uno dei prospetti più interessanti della sua scuola calcio e non intende svenderlo. 

Secondo quanto riportato da Sky Sport, la valutazione fissata è di 30 milioni più 5 di bonus, cifra che frena ogni accelerata concreta. 

La posizione della società è chiara: solo un’offerta importante potrà convincere la dirigenza a lasciar partire il difensore, fresco di rinnovo fino al 2029.

Il giovane centrale ha già dato un segnale sulla sua carriera. Nella scorsa settimana ha rifiutato la corte dell’Al-Hilal di Simone Inzaghi, che era arrivato a proporre 35 milioni di euro pur di portarlo in Arabia. 

Comuzzo ha però ribadito la sua volontà di restare in Serie A e proseguire il percorso di crescita in Italia, scelta che ora avvicina il difensore alla possibile offerta dell’Atalanta.

Il tecnico viola Stefano Pioli, intervenuto ai microfoni di Sky Sport dopo la vittoria per 3-2 contro il Polissya che ha consegnato alla Fiorentina la qualificazione alla fase a girone unico di Conference League, ha ammesso che il mercato ha inevitabilmente condizionato il ragazzo: 

“Nella preparazione alla partita l’ho visto concentrato, ma sicuramente al telefono sarà stato impegnato”.

In caso di partenza di Comuzzo, i viola hanno già individuato Victor Lindelof come alternativa ideale per rafforzare la difesa.

L’Atalanta ha scelto Comuzzo come priorità, la Fiorentina al momento fa muro con una richiesta elevata. Le prossime ore saranno decisive per capire se esistono margini di accordo tra i due club.

Resta da vedere se la società bergamasca deciderà di compiere lo sforzo economico necessario o virare su piste più accessibili, ma una certezza c’è: la Dea ha deciso di fare sul serio.