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Umberto Calcagno AICGetty Images

L'Associazione Italiana Calciatori si unisce alla protesta contro il nuovo Mondiale per Club 2025

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Il nuovo Mondiale per Club non si ha da fare. Le associazioni che rappresentano i calciatori continuano la loro battaglia.

Dopo il ricorso presentato da FIFPro alcuni giorni fa, anche l'AIC si accoda all'iniziativa chiedendo il pronunciamento della Corte di Giustizia Europea.

Nel mirino non c'è solo il Mondiale per Club, al quale per l'Italia dovrebbero partecipare Juventus e Inter, ma anche il calendario della FIFA.

  • LA NOTA AIC

    "In un ricorso legale coordinato da Fifpro Europe, il sindacato dei calciatori inglesi e il sindacato dei calciatori francesi, hanno avviato un'azione legale contro la Fifa, contestando la legittimità delle decisioni di fissare unilateralmente il calendario delle partite internazionali e, in particolare, la decisione di creare e programmare la Coppa del Mondo per Club Fifa 2025. I sindacati dei calciatori ritengono che questa decisione violi i diritti dei calciatori e dei loro sindacati sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'UE e dal diritto della concorrenza. I calciatori e i loro sindacati hanno costantemente evidenziato che l'attuale calendario calcistico è sovraccarico e impraticabile", si legge nella nota.

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  • LE PAROLE DI CALCAGNO

    Umberto Calcagno, il presidente dell'Associazione Calciatori, ha dichiarato: "Da anni l'AIC, insieme a FIFPro, sta portando avanti una battaglia contro l’attività agonistica esasperata. I top player, impegnati con i club nelle competizioni nazionali e internazionali, arrivano a disputare fino a 70 partite all’anno percorrendo più di 90mila chilometri per gli spostamenti. È evidente che non si può immaginare di continuare con questi ritmi".

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