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Mondiale per Club trofeoGetty Images

Il sindacato dei calciatori contro il nuovo Mondiale per Club: causa alla FIFA

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Non c'è pace per il nuovo Mondiale per Club che dovrebbe partire la prossima estate.

Dopo le parole di Carlo Ancelotti, poi smentite dal Real Madrid, arriva una presa di posizione ufficiale e durissima.

FIFPRO Europe, sindacato dei calciatori, ha presentato un esposto legale contro la FIFA ribadendo la sua contrarietà al metodo utilizzato per stilare il calendario del Mondiale per Club.

  • LA NOTA DI FIFPRO

    FIFPRO contesta la legittimità delle decisioni della FIFA di stabilire unilateralmente il Calendario Internazionale delle Partite e, in particolare, la decisione di creare e programmare la Coppa del Mondo per Club FIFA perché "i sindacati dei giocatori ritengono che queste decisioni violino i diritti dei giocatori e dei loro sindacati garantiti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE e potenzialmente violino anche il diritto della concorrenza dell’UE".

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  • I DIRITTI DEI CALCIATORI

    La FIFA avrebbe violato i diritti dei calciatori, in particolare "per i giocatori più richiesti per le partite di club e per le competizioni delle squadre nazionali, il diritto a una pausa annuale garantita è diventato praticamente inesistente, con la Coppa del Mondo per Club FIFA 2025 che si tiene durante l’unico periodo dell’anno teoricamente disponibile per i giocatori per prendere tali pause".

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  • VIOLAZIONE DEL DIRITTO ALLA CONCORRENZA

    FIFPRO infine cita anche il caso Superlega spiegando come "tali decisioni unilaterali e discrezionali – che non sono il risultato di quadri giuridici chiari, obiettivi, trasparenti, non discriminatori e democratici – costituiscano ‘restrizioni della concorrenza per oggetto’ ai sensi dell’Articolo 101 TFUE.

    La FIFA ritiene normale occupare unilateralmente e abusivamente un’area che – in una governance moderna e aperta – ricade naturalmente nella competenza delle parti sociali e quindi nella negoziazione degli accordi collettivi tra i sindacati dei giocatori e le organizzazioni dei datori di lavoro".

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