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Soule esultanza roma pisa 2026GettyImages

L'Argentina ignora Soulé? Il suo agente apre all'Italia: "In questo momento tutto è in piedi"

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L'Italia cerca nuovi giocatori di talento ai quali fare indossare la maglia azzurra. 

In tal senso un assist a sorpresa potrebbe arrivare dall'Argentina, che continua ad ignorare Matias Soulé.

Il giocatore sta vivendo un ottimo inizio di stagione con la Roma ma nonostante questo la convocazione di Scaloni non è arrivata.

Così l'agente ha aperto le porte all'ipotesi Italia, che peraltro aveva già cercato Soulé qualche tempo fa.

  • SOULE APRE ALL'ITALIA?

    Soulé è italo-argentino e a questo punto non so che potrebbe succedere se la situazione con l'Albiceleste non si dovesse sbloccare. Tutto è in piedi in questo momento.Matias avrebbe legalmente la possibilità di essere convocato con la nazionale italiana” ha dichiarato l'agente del giocatore, Martin Guastadisegno, a 'LaRoma24.it'.

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  • COSA SUCCEDE CON L'ARGENTINA

    L'agente di Soulé ha sottolineato come il suo assistito meriterebbe la convocazione dell'Argentina: "Matias sta lavorando tanto per la nazionale, è l'unico dei giovani argentini che non ha ancora avuto la possibilità di giocare un minuto. Sta diventando un leader in una squadra importante come la Roma e merita una chance.Sappiamo che l'Argentina ha tanti calciatori in quel ruolo, ma la convocazione con questa continuità nelle prestazioni, Matias la meriterebbe. Il suo sogno è giocare un Mondiale”.

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  • IL TENTATIVO DI SPALLETTI

    In realtà l'Italia già nel 2024 aveva cercato di convocare Matias Soulé, che però allora aveva declinato l'invito di Luciano Spalletti.

    "Mi voleva Spalletti, ma non potevo tradire l’Argentina. All’epoca giocavo al Frosinone e il mio allenatore (Di Francesco, ndr) conosceva bene l’ex ct. Ero rimasto a dormire a casa di Dybala a Roma, quando mi arrivò un messaggio dal mister. 'Mati, tutto bene? Ti chiamerà Spalletti per convocarti'. E in effetti mi chiamò, mi fece i complimenti perché stavo andando molto bene e disse che mi avrebbe voluto in Nazionale perché sapeva che avevo il passaporto italiano. Venne anche al nostro centro sportivo per incontrarmi, a Frosinone, per dirmi che mi voleva e che dovevo prendere una decisione, di lì a poco ci sarebbe stato l'Europeo" ha raccontato Soulé a 'La Gazzetta dello Sport'.

  • IL SOGNO DI SOULE

    Il sogno di Matias Soulé però era la maglia albiceleste e così era arrivato il no a Spalletti: "Ci avevo già parlato prima, poi quando venne in persona, e non me lo aspettavo, gli dissi che avrei aspettato l'Argentina. Accettare sarebbe stata la scelta più facile, ma gli dissi che la mia priorità era l'Argentina e che avrei aspettato. Lui fu comprensivo. Ora sono in attesa della chiamata dell'Argentina. So che c'è tanta concorrenza, ma continuo a lavorare. È il sogno di ogni bambino, non smetterò di sperarci".

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