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Ricardo de Burgos Bengoetxea 2025@rfef / X

L'arbitro di Barcellona-Real Madrid in lacrime: "Mio figlio offeso a scuola"

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La passione è l'anima del calcio. Ma quando l'irrazionalità prende il sopravvento, anche un evento come una finale di coppa rischia di venire rovinata da chi non sa distinguere l'entusiasmo con il fanatismo.

A pagare le spese di questi eccessi è stato, nell'occasione, Ricardo de Burgos Bengoetxea, arbitro scelto per dirigere l'incontro tra Barcellona e Real Madrid valido per la Copa del Rey.

La gara è in programma sabato 26 aprile alle ore 22, ma la tensione che si percepisce è già molto alta.

  • L'ATTACCO A REAL MADRID TV

    Nella conferenza stampa che anticipa la gara, Burgos si è profuso in un duro attacco contro Real Madrid TV, rea per il fischietto aver pubblicato più volte, prima delle partite, video contro gli arbitri con presunti errori commessi ai danni dei blancos.

    L'arbitro 39enne di Bilbao non ha retto l'emozione è durante la conferenza stampa della vigilia è scoppiato in lacrime.

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  • "INSULTI A MIO FIGLIO"

    Burgos ha interrotto il collega Gonzales Fuerte, incaricato del VAR, e ha risposto così alle domande dei cronisti: "Si parla tanto dei video di Real Madrid Televisión perché sono quelli che hanno maggior ripercussione. Ti racconto situazioni che hanno vissuto alcuni miei colleghi. Quando tuo figlio va a scuola e ci sono dei bambini che gli dicono che suo padre è un ladro e torna a casa piangendo è molto duro. Ciò che faccio nel mio caso è cercare di educare mio figlio e dirgli che suo padre è onesto".

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  • LE LACRIME

    Dopo questa frase l'arbitro si è fermato qualche istante, scoppiando in lacrime, per poi continuare: "Onesto. Che si sbaglia, come un qualsiasi sportivo. E' dura, fottutamente dura, una cosa che non auguro a nessuno. Però il giorno che lascerò questa professione voglio che mio figlio sia orgoglioso di ciò che è stato suo padre e del mondo arbitrale. Perché l’arbitrare ci ha dato grandi valori, e non meritiamo ciò che stiamo soffrendo. E non penso tanto a noi professionisti, ma al danno che queste cose fanno ai nostri colleghi del calcio giovanile. Che ognuno faccia una riflessione sul dove vogliamo andare e sul futuro dello sport e del calcio".