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Kean e Retegui possono giocare insieme in Nazionale: la soluzione a cui pensa Spalletti

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Undici goal in campionato uno, otto goal l'altro: Mateo Retegui e Moise Kean stanno vivendo una stagione da urlo con i rispettivi club.

A goderseli ora è Luciano Spalletti, che vuole sfruttare l'ottimo stato di forma di entrambi e per questo non esclude di schierarli. Insieme.

Retegui gioca come prima punta all'Atalanta e lo stesso fa Kean alla Fiorentina. Sulla carta, insomma, sembrerebbero incompatibili tatticamente.

In realtà però le cose non stanno esattamente così, come spiegato da Spalletti, che è pronto a lanciare la strana coppia.

  • KEAN E RETEGUI POSSONO GIOCARE INSIEME?

    A precisa domanda in conferenza sulla possibile coestitenza di Kean e Retegui, Spalletti ha risposto: "Sì, possono giocare insieme, perché Kean ha giocato anche da esterno: è uno da scorribande, da corse. Retegui è più da area di rigore, è più da finalizzazione.

    Sa dov’è il secondo palo, vede dove non guarda. Kean ha segnato in tutti i modi, io vedo Retegui prima punta e Kean a girargli sotto. Forte è il messaggio che lancia Moise per come gioca”.

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  • CHI GIOCA CONTRO IL BELGIO: KEAN, RETEGUI O ENTRAMBI?

    L'idea, insomma, è ufficialmente lanciata anche se difficilmente verrà messa in atto già contro il Belgio.

    Kean infatti è ancora alle prese con qualche problema fisico che ne ha limitato l'impiego anche in maglia viola.

    Probabile dunque che in Belgio si riveda Retegui dal 1', con Kean pronto a subentrare al suo posto. O magari insieme a lui in caso di necessità.

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  • LE ALTERNATIVE IN ATTACCO

    Spalletti in attacco ha convocato solo quattro giocatori, oltre a Kean e Retegui fanno parte del gruppo Giacomo Raspadori e Daniel Maldini.

    Ma se la convocazione del secondo non è più una sorpresa dopo il debutto in azzurro avvenuto un mese fa, il primo resta nel gruppo nonostante col Napoli non giochi titolare in campionato dal 31 agosto.

    Spalletti però crede in Raspadori, del quale apprezza da sempre qualità tecniche e duttilità tattica.

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  • GLI ESCLUSI IN ATTACCO

    Proprio la duttilità è uno dei motivi che, invece, hanno portato all'esclusione di Mattia Zaccagni dai convocati.

    L'attaccante sta facendo benissimo con la Lazio e avrebbe meritato la chiamata, ma viene considerato più un esterno da 4-3-3, dunque non adatto al nuovo corso azzurro.

    Lo stesso discorso vale per Matteo Politano, che nonostante l'acquisto di Neres resta un titolare inamovibile del Napoli capolista.

    Discorso leggermente diverso invece per Federico Chiesa, che a Liverpool praticamente ancora non si è visto a causa di una forma fisica precaria.

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