Kane, Bellingham, Alexander-Arnold: 5 problemi che l'Inghilterra deve risolvere per poter sognare

La Danimarca merita un applauso per il modo in cui ha limitato il talento dell'Inghilterra, ma al contempo l'incapacità dei Tre Leoni di coinvolgere Harry Kane è stata allarmante.

Il numero 9 ha infilato ben presto la palla in rete grazie a un terribile errore difensivo dei danesi e un fortunato rimpallo, ma per la seconda volta consecutiva ha trascorso 90 minuti ai margini, venendo a cercarsi la palla invece di lasciare che questa lo raggiungesse in modo naturale.

La sua prestazione ha suscitato molte critiche, non ultima quella di Gary Lineker: "Deve creare più spazio ai centrocampisti alle sue spalle. Il suo movimento è stato minimo. Gioca in modo molto letargico, arranca, e questo non aiuta".

Sapevamo già prima dell'inizio degli Europei che Kieran Trippier non è un terzino sinistro, ma le sue prestazioni sono servite solo a evidenziare che quella posizione è seriamente problematica per l'Inghilterra. Il guaio è che, senza Ben Chilwell, l'unico terzino sinistro vero della rosa è un Luke Shaw non al meglio.

Southgate insiste sul fatto che il mancino del Manchester United è "sulla buona strada" nel suo recupero. Però non è ancora chiaro quando sarà pronto per giocare, e sicuramente in ogni caso non sarà in forma ottimale.

"Non abbiamo a disposizione il nostro miglior terzino sinistro - ha detto Southgate - ma penso che Trippier abbia fatto un lavoro incredibile per la squadra. Il suo spirito, la sua organizzazione, la sua voglia, ci hanno aiutato molto. Anche se, ovviamente, avere un mancino lì è diverso".

Joe Gomez potrebbe offrire una soluzione contro la Slovenia: centrale destro, è stato utilizzato regolarmente come terzino sinistro da Jurgen Klopp al Liverpool, dimostrandosi solido in numerose occasioni.

A centrocampo, è giunto il momento per Southgate di accettare il fatto che il suo esperimento con Alexander-Arnold non sia riuscito: altra prestazione poco positiva da parte del jolly del Liverpool contro la Danimarca, dopo quella dell'esordio contro la Serbia.

"Trent ha avuto alcuni momenti in cui ha espresso ciò che vogliamo da lui - ha detto l'allenatore - Sappiamo che è un esperimento. Sappiamo di non avere un sostituto naturale per Kalvin Phillips. Stiamo provando cose diverse e queste al momento non stanno andando come vorremmo".

Un Europeo, probabilmente, non è il posto migliore per portare avanti questo esperimento. E ora Southgate deve prendere una decisione importante. Conor Gallagher è un'opzione sicura, mentre Mainoo e Wharton rappresentano dei rischi a causa della loro giovane età e mancanza di esperienza. Anche se in Premier League hanno dimostrato di poter brillare anche sui palcoscenici più importanti.

Dopo aver dominato contro la Serbia domenica, Jude Bellingham è l'ombra di se stesso contro la Danimarca, quattro giorni dopo: l'ex Borussia Dortmund ha faticato tantissimo, perdendo 10 duelli, toccando solo due palloni nell'area danese e non riuscendo mai a calciare, ma è stato lasciato in campo per tutti i 90 minuti.

Foden, senza dubbio il miglior giocatore offensivo dell'Inghilterra, è stato sostituito con 20 minuti ancora da giocare. Il che, forse, riflette un'eccessiva fiducia nella stella del Real Madrid quando mancano le idee. Anche quando, chiaramente, neppure lui ne ha.

Le opzioni a disposizione di Southgate c'erano: Foden avrebbe potuto essere spostato centralmente, Eze dà il proprio meglio come trequartista, mentre Cole Palmer è rimasto in panchina nonostante la straordinaria stagione vissuta con il Chelsea.

Nonostante sia stato molto più audace con le sue sostituzioni rispetto alla partita d'esordio, i cambi di Southgate devono comunque essere esaminati attentamente.

Nessuno mette in discussione la decisione di togliere dal campo Alexander-Arnold dopo soli nove minuti del secondo tempo, ma sostituendolo con Gallagher - le cui caratteristiche principali sono la tenacia e l'aggressività piuttosto che l'abilità tecnica - il commissario tecnico ha rinunciato alla creatività.

Inoltre, quando l'Inghilterra aveva bisogno di un po' di ampiezza per allungare la difesa a cinque danese, Southgate si è rivolto al trequartista Eze invece che all'esterno puro Gordon. Il tutto mentre Bowen – ancora una volta preferito a Palmer e allo stesso Gordon – è stato inefficace.

Curiose anche le tempistiche dei cambi, dato che il ct ha effettuato una tripla sostituzione a 20 minuti dalla fine, probabilmente senza il tempo necessario per incidere per i giocatori entrati in campo.

In ogni caso, non tutto è negativo. Vale la pena ricordare che la fase a gironi può essere ingannevole. Sebbene le prestazioni siano state poco entusiasmanti contro avversari più deboli, il percorso inglese a Euro 2024 sta in realtà seguendo uno schema simile ai due precedenti tornei.

A Euro 2020, in casa, i Tre Leoni hanno battuto la Croazia nella partita d'esordio prima di un terribile pareggio a reti inviolate contro la Scozia nella seconda giornata. In quell'occasione la squadra di Southgate ha poi raggiunto la finale.

I Mondiali del 2022 in Qatar hanno rappresentato una storia simile: l’Inghilterra ha battuto l’Iran, poi si è inceppata contro gli Stati Uniti, prima di demolire comodamente il Galles per raggiungere gli ottavi.

La storia recente insegna, quindi, che l'Inghilterra di Southgate generalmente riesce a dare il meglio di sé dall'ultima partita della fase a gironi in poi, dopo aver finalmente sistemato e appianato i propri problemi. I tifosi sperano che sia così, ma intanto il ct ha solo quattro giorni per trovare le risposte che cerca.