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Fisico, sostanza e personalità: perché la Juventus vuole Kessié

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La priorità di Cristiano Giuntoli, nuovo direttore sportivo della Juventus, è trovare rinforzi di livello per i reparti che nella scorsa stagione non hanno dato garanzie.

Tra tutti spicca il centrocampo, dove a parte Adrien Rabiot il resto dei componenti della rosa non è riuscito ad esprimersi a un livello sufficiente per gli standard bianconeri.

Per questo motivo si valutano diversi nomi e tra i profili che maggiormente riscuotono consenso a Vinovo c'è senza dubbio quello di Franck Kessié del Barcellona.

  • CONTATTI OLTREOCEANO

    La tournée statunitense della Juventus, che in programma aveva anche un'amichevole poi annullata contro il Barcellona, ha permesso ai bianconeri di rompere il ghiaccio con il club catalano.

    Giuntoli ha già un'intesa di massima con i blaugrana sulla base di un prestito con obbligo di riscatto legato al verificarsi di alcune condizioni. Su queste ultime si continua a trattare, ma i discorsi sembrano bene avviati.

    Il ds ora deve convincere il calciatore, che sperava di intercettare a bordocampo durante l'amichevole in programma. Giuntoli ha però visto sfumare i propri piani a causa dell'annullamento del match di esibizione per via di un virus intestnale che ha colpito diversi elementi della rosa di Xavi.

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  • QUANTITA' E QUALITA'

    Kessié rappresenta un connubio di tecnica e senso tattico difficilmente riscontrabili in molti altri centrocampisti.

    L'ivoriano è in grado di interpretare più ruoli a centrocampo ed è in grado di fornire tanta sostanza al reparto nevralgico di ogni squadra.

    Gli 88 kg al servizio del suo metro e ottantatré di altezza lo rendono un ostacolo granitico da aggirare per gli avversari e un monolite contro il quale è meglio non andare a sbattere.

    Ma alle doti fisiche Kessié aggiunge un bagaglio tecnico invidiabile. Qualità concentrate nel piede destro, con il quale riesce non solo a sradicare i palloni dal possesso avversario, ma anche servire i compagni con precisione e trovare la via del goal con discreta frequenza.

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  • CARATTERISTICHE MANCANTI

    Doti, quelle appena citate, che nella scorsa stagione hanno difettato non poco la mediana della Juventus. Con l'eccezione di Adrien Rabiot, che ha fornito goal, assist e prestazioni in quantità, il resto dei compagni di reparto ha stentato.

    Segretario del partito dei "deludenti" è stato Paul Pogba, che ha praticamente trascorso la prima stagione di ritorno a Torino da spettatore non pagante. Sempre infortunato, ha accumulato meno di 200 minuti in campo.

    Ha giocato, ma non all'altezza delle aspettative, Leandro Paredes. Arrivato in prestito dal PSG, l'argentino è stato rispedito al mittente senza troppi complimenti a fine giugno.

    Locatelli ha faticato a esprimersi ai livelli di Euro 2020, Miretti e Fagioli hanno dato segnali incoraggianti ma hanno pagato lo scotto del salto in Serie A e McKennie a gennaio è stato ceduto in prestito al Leeds.

    Kessié dunque incarnerebbe l'innesto ideale per un reparto alla disperata ricerca di sicurezze e Allegri oltre che di nome lo diventerebbe anche di fatto, avendo da tempo espresso il suo gradimento per il calciatore.

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  • OCCASIONE DI MERCATO

    In un mercato caratterizzato da difficoltà economiche consistenti club italiani, l'ivoriano rappresenterebbe un affare anche sul piano dei conti.

    La Juventus potrebbe prenderlo in prestito con obbligo, ottenendolo per un anno senza esborso economico (eccezion fatta per lo stipendio) per poi andarlo a pagare alla fine della stagione 2023/2024.

    Un fattore non da poco soprattutto per il New Deal inaugurato in bianconero da Giuntoli, con un occhio sempre ben piantato sui conti.

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