Juventus-Calafiori: operazione non ancora chiusa

La linea che trapela dalla Continassa è chiara: fino alla fine del campionato i bianconeri non faranno registrare nessuna novità in chiave mercato. Una strategia coerente e che, soprattutto, vede nella qualificazione in Champions League l'argomento degli argomenti. E qui, in caso di successo a Roma domenica sera, i bianconeri potrebbero tirare un sospiro di sollievo. Parola d'ordine: pazientare. Attendendo l'Europa che conta e magari mettendo in bacheca la Coppa Italia. Concentrazione totale rivolta, e non potrebbe essere altrimenti, al rettangolo di gioco.

Bologna e Juventus, come detto, in questa fase pensano esclusivamente al manto erboso. Con i felsinei pronti a festeggiare una qualificazione in Champions League letteralmente impensabile nelle griglie di partenza; e con i bianconeri chiamati a concentrare gli ultimi sforzi tra qualificazione in Champions e finale di Coppa Italia. Quindi, anche per una questione di rispetto, qualsiasi tematica legata alla compravendita estiva verrà analizzata esclusivamente a bocce ferme. In parole povere, quando i tempi saranno maturi.

La Juve, che incasserà 8 milioni più bonus dalla cessione a titolo definitivo di Koni De Winter al Genoa, dovrà riflettere attentamente circa le mosse da proporre per il pacchetto arretrato che verrà. Ponendo il focus pure sui talenti già di sua proprietà: da Dean Huijsen passando per Facundo Gonzalez. Gente che ha prospettiva, eccome. Tuttavia, al di là della volubilità della materia (vedi possibili offerte per Bremer), i bianconeri un centrale mancino lo vogliono prendere. E lo prenderanno.

Protagonista fin qui di 34 gettoni impreziositi da 4 assist, Calafiori raffigura la più pura modernità. Difensore centrale, sì, ma con la licenza di spaccare le linee e fungere da utentica fonte di gioco. Una forza della natura dal punto di vista fisico, ottima tecnica di base. Si comprende, quindi, perché la Juventus sia interessata nonché destinata a giocarsi concretamente le sue carte.