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Paul-Pogba(C)Getty Images

Juve alle prese con il dilemma Pogba: un anno dopo il suo ritorno il futuro è un'incognita

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La stagione 2023/24 sarà quella del riscatto per Paul Pogba? Fornire una risposta concreta oggi è esercizio complicatissimo. Gli interrogativi da sciogliere sono ancora molti in casa Juventus, con la società bianconera chiamata a gestire la delicata situazione del centrocampista francese, tornato un anno fa a Torino e praticamente sempre fermo ai box.

Un impatto-bis pressoché nullo sul mondo Juve, quello del 'Polpo', capace di collezionare appena 161 minuti di gioco nella stagione 2022/23. Non un bel biglietto da visita, per colui che si era presentato con le credenziali di risolutore dei problemi della mediana zebrata.

Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, se si rapporta il suo minutaggio all'ingaggio percepito all'ombra della Mole, ovvero 8 milioni a stagione fino al 2026, ecco che Pogba è venuto a costare alla Juventus ben 50.000 euro per ogni minuto in cui è sceso in campo.

All'imbocco della nuova annata, tuttavia, la musica non sembra essere cambiata affatto: il francese continua a lavorare secondo un programma differenziato rispetto al resto del gruppo e la sensazione è che la sua disponibilità per l'inizio del nuovo campionato sia già in forte dubbio.

Quella che doveva essere la chiave di volta per gli automatismi della Juventus del presente e del futuro si sta rivelando un problema di complicatissima risoluzione.

  • LE CONDIZIONI DI POGBA

    Pogba ha giocato l'ultma partita ufficiale il 14 maggio 2023. Schierato per la prima volta da titolare - 390 giorni dopo l'ultima gara giocata dall'inizio - il francese si è infortunato dopo appena 20 minuti nel match contro la Cremonese, abbandonando il campo in lacrime e rimediando una lesione di basso grado del retto femorale della coscia sinistra.

    Uno stop che ha chiuso anzitempo una stagione che per il classe 1993, in realtà, non è praticamente mai iniziata. All'inizio del mese di luglio, Pogba si è presentato alla Continassa con una settimana d'anticipo rispetto ai compagni, ma l'ex United continua a svolgere lavoro personalizzato, destando l'inquietante sensazione di non essere ancora pronto per scendere in campo.

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  • POGBA E' ANCORA AL CENTRO DEL PROGETTO JUVE?

    Pogba è da considerarsi parte integrante del progetto Juventus, quantomeno stando a quanto sottolineato da Cristiano Giuntoli in conferenza stampa. Il nuovo responsabile dell'area sportiva bianconera ha rimarcato il valore del giocatore di Lagny-sur-marne.

    "Il ragazzo sta rientrando dopo un'annata travagliata. Ha una grande volontà. Noi lo aspettiamo perché per noi diventa fondamentale un calciatore del genere: ha qualità ed esperienza. Noi puntiamo su un calciatore come lui anche per trascinare i tanti giovani che abbiamo".

    Parole che trasudano piena fiducia e stima nei confronti di Pogba. Una fiducia che però necessita al più presto di essere ripagata attraverso un riscontro concreto sul campo.

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  • INTERNO O RIFINITORE? IL RUOLO DI POGBA

    La Juventus, in questo momento, tra certezze e calciatori considerati in esubero, si ritrova con un pacchetto di centrocampo decisamente affollato e composto da addirittura otto elementi: Rabiot, Locatelli, Fagioli, Rovella, McKennie, Zakaria, Miretti e, appunto, Pogba. La parola d'ordine in questo caso è ottimizzare, come ha fatto esplicitamente intendere Giuntoli.

    Con Zakaria e McKennie considerati ormai corpi estranei al progetto, e con Miretti possibile partente in prestito, ci si chiede quale possa essere il futuro di Pogba.

    Perché sia chiaro, un Pogba a pieno regime, sarebbe indubbiamente da annoverare nel terzetto titolare di metà campo, verosimilmente completato da Rabiot e Locatelli. Proprio così, perché nei pensieri di Massimiliano Allegri, Pogba continua ad essere l'uomo giusto per infondere fisicità e qualità all'interno di un pacchetto che non può prescindere dalle sue caratteristiche, e nel quale il francese reciterebbe il ruolo d'interno.

    Sapere di poter contare sul centrocampista transalpino con una certa continuità, potrebbe però indurre il tecnico livornese ad una mossa a sorpresa, ossia sganciando Pogba tra le linee e affidandogli il ruolo di rifinitore per le punte in un'ipotetica evoluzione del modulo base verso un 3-4-1-2.

    Pogba, dal canto suo, ha mezzi e visione per poter interpretare al meglio anche questa posizione, ma il tutto rimane legato a due fattori imprescindibili: le garanzie fisiche che potrà dare il calciatore in primis e quale impostazione verrà adottata dal tecnico bianconero. Non è da escludere che le due cose siano strettamente connesse.

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  • SIRENE DALL'ARABIA: POGBA E' SACRIFICABILE?

    Cristiano Giuntoli, nel corso della sua conferenza di presentazione, è stato chiarissimo nel ribadire che la proprietà abbia in mente una duplice missione da affidargli: ovvero allestire una squadra competitiva e allo stesso tempo sostenibile.

    Essere sostenibili, significa operare prestando particolare attenzione alla situazione del bilancio societario che, come lo stesso Giuntoli ha sottolineato, necessita di ossigeno. Ossigeno che, inevitabilmente, passa attraverso qualche sacrificio in sede di mercato: in caso di offerte irrinunciabili per Vlahovic o Chiesa, la Juve, per bocca dello stesso Giuntoli, si siederebbe al tavolo. E lo stesso potrebbe valere anche per Pogba.

    Il blitz, in tempi non sospetti, del francese in Arabia per visitare le strutture dell'Al-Ittihad, ha indubbiamente alimentato le indiscrezioni circa un possibile approdo nella Saudi Pro League. Si è poi parlato anche di offerte e di cifre, poi puntualmente smentite. Ma il mercato è ancora lungo e incline al cambiamento. Morale della favola, tutto è possibile. Soprattutto se Pogba dovesse continuare a non fornire chiari segnali di ripresa.

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