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JuricGetty

Juric alla Roma, la grande occasione della carriera: prima volta in una big a 49 anni

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Ribaltone in casa Roma per quanto concerne il ruolo di allenatore: esonerato Daniele De Rossi, a cui è stato dato il benservito dopo i tre pareggi ottenuti nelle prime quattro giornate di campionato.

Il profilo scelto dalla dirigenza giallorossa per la sostituzione dell'ex centrocampista è quello di Ivan Juric, reduce dalla fine dell'avventura sulla panchina del Torino dopo un triennio di alti e bassi.

Il croato si appresta a vivere la sua grande occasione all'interno di una carriera che, prima d'ora, non gli aveva mai regalato l'esperienza in una big, palesatasi all'età di 49 anni compiuti lo scorso 25 agosto.

  • ALLIEVO DI GASPERINI

    Juric è sempre stato associato alla figura del suo maestro, ovvero quel Gian Piero Gasperini con cui ha avuto modo di lavorare sia ai tempi della carriera agonistica che una volta appesi gli scarpini al chiodo.

    Con l'attuale mister dell'Atalanta, Juric ha collaborato sia nella brevissima esperienza all'Inter tra il luglio e il settembre 2011 che nel successivo soggiorno al Palermo, in cui ha ricoperto il ruolo di vice del tecnico nativo di Grugliasco.

    In seguito, dopo aver condotto il Crotone alla prima storica promozione in Serie A, Juric ha provato a emulare quanto di buono fatto da Gasperini direttamente al Genoa: decisamente negativo l'esito, caratterizzato da ben tre esoneri durante la presidenza Preziosi.

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  • LA SVOLTA A VERONA

    La carriera di Juric ha assunto una piega diversa e positiva nel 2019, con la firma del contratto propostogli dal Verona neopromosso e col chiaro obiettivo di provare a salvarsi nonostante i pronostici iniziali considerassero spacciati gli scaligeri.

    Con Juric in panchina il Verona non solo si è salvato, ma ha concluso il campionato nella parte sinistra della classifica con un inaspettato nono posto; un esito replicato anche la stagione seguente, quando il Verona ha chiuso in decima posizione sfoggiando un calcio brillante e propositivo.

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  • I TRE ANNI AL TORINO

    Dopo la risoluzione del contratto col Verona, per Juric si sono aperte le porte del Torino e della possibilità concreta di lottare per un posto nelle coppe europee, obiettivo però sempre sfumato: sul campo sono arrivati due decimi posti e un nono nell'ultima stagione, al termine della quale il croato ha deciso di salutare.

    Un addio dettato dalla delusione per aver fallito l'approdo in Conference League, 'annunciato' diversi mesi prima con questa dichiarazione inequivocabile.

    "Senza Europa vado via, altrimenti resto".

    Alla fine Juric ha mantenuto la parola, ponendo fine al rapporto col club granata e col direttore sportivo Vagnati, con il quale fu protagonista di una furiosa lite nel 2022 nel corso del ritiro estivo in Austria: altra scoria di un rapporto compromesso e impossibilitato a continuare.

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  • LA GRANDE CHANCE A 49 ANNI

    Il periodo da disoccupato di Juric è durato soltanto poche settimane, interrotto dalla chiamata della Roma dovrà avrà modo di riproporre il marchio di fabbrica della difesa a tre, sulla scia tattica di De Rossi.

    Nel contratto è stata inserita un'opzione automatica per il rinnovo in caso di qualificazione alla prossima Champions League, obiettivo primario della dirigenza che ha già dunque messo le cose in chiaro in merito a quanto richiesto a Juric per ottenere la conferma.

    Un'impresa difficile ma tutt'altro che impossibile, resa praticabile dalla presenza di giocatori dal talento assoluto e cristallino come Dybala e Soulé: fiori all'occhiello della rosa migliore mai messa a disposizione di Juric, finalmente alle prese con un materiale tecnico diverso da quanto, in passato, gli ha impedito di fare meglio del nono posto finale.

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