Pubblicità
Pubblicità
Questa pagina contiene link di affiliazione. Quando acquisti tramite i link forniti, potremmo guadagnare una commissione.
De Rossi RomaGetty Images

De Rossi allenatore della Roma: nove mesi sull'altalena, dal rinnovo all'esonero

Pubblicità

Daniele De Rossi non è più l'allenatore della Roma. L'annuncio è arrivato la mattina del 18 settembre, ovvero meno di tre mesi dopo quello del suo rinnovo fino al 30 giugno 2027.

Rinnovo che De Rossi si era conquistato sul campo nella seconda metà della scorsa stagione, quando era subentrato in corsa per sostituire José Mourinho.

Anche allora l'esonero del portoghese era arrivato a sorpresa e la società aveva deciso di affidarsi all'ex bandiera giallorossa.

Una scelta che aveva fatto storcere il naso a molti, ma promossa sul campo dove la Roma non ha centrato la qualificazione in Champions ma aveva mostrato progressi soprattutto sotto il profilo del gioco.

  • ALLENATORE E NON BANDIERA

    De Rossi peraltro, fin dal giorno del suo ritorno a Trigoria nella nuova veste, aveva specificato di voler essere giudicato solo come allenatore e non più come bandiera del club:

    "I presidenti Dan e Ryan Friedkin sono stati chiarissimi sulla durata del contratto e sul tenore della mia permanenza qui. 

    Ovviamente, io ho detto ok, va benissimo, mettete voi la cifra e voglio un bonus per la qualificazione in Champions. Non ho firmato in bianco, perché effettivamente il contratto non era scritto, ma avrei firmato alla cifra che avrebbero messo loro.

    Penso che fosse un gesto dovuto per quello che io sono stato qui. Ovviamente, non farò tutta la mia carriera così. E l'ho fatto anche per l’opportunità grande che sto ricevendo. 

    Non ci sono condizioni, non ci sono rinnovi automatici: non c’è niente. È un contratto di sei mesi. Io ho detto che a me andava bene così, che volevo giocarmi le mie carte. L’unica cosa che ho chiesto è di trattarmi da allenatore, non da bandiera, da ex giocatore, da leggenda. Non devo fare il giro di campo con Romolo, con i ragazzini. 

    Ma loro su questo erano stra-d’accordo, erano sicuri che non ci sarebbero state incomprensioni. Per il resto, sanno che dal primo secondo che li ho sentiti, da quando mi è arrivato quel messaggio che veramente non mi aspettavo, io me la giocherò fino alla morte per rimanere qui. 

    Questo è sottinteso e credo siano soddisfatti di questo: di un allenatore che prova a mantenersi questo posto con un gioco pulito, senza ricorrere a quello che sono stato, ma provando a guadagnami sul campo la riconferma, perché sarebbe un sogno per me”. 

  • Pubblicità
  • UN CAMMINO DA CHAMPIONS

    De Rossi subentra ufficialmente sulla panchina della Roma nel gennaio 2024, con una squadra in crisi di gioco e risultati.

    In 18 partite conquista 34 punti, 5 in più rispetto a Mourinho con due partite in meno ma non abbastanza per raggiungere il quinto posto che sarebbe valso la qualificazione in Champions League ovvero l'obiettivo fissato anche sul contratto di De Rossi.

    La corsa in Europa League invece si ferma in semifinale contro l'imbattibile Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, ma dopo aver eliminato il Milan ai quarti di finale.

    La società intanto mostra una fiducia crescente nel nuovo allenatore tanto da offrirgli il rinnovo, che De Rossi accetta con entusiasmo. E anche i più scettici sembrano convinti: DDR è l'uomo giusto per ripartire con nuove ambizioni.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • IL RINNOVO E UN'ESTATE AL CENTRO DEL VILLAGGIO

    Ad aprile sono i Friedkin ad anticipare l'intenzione di prolungare il contratto con De Rossi oltre il termine della stagione 2023/2024 con una nota congiunta.

    "Dopo un incontro con Daniele De Rossi, siamo lieti di annunciare che continuerà a ricoprire la carica di allenatore della Roma anche al termine di questa stagione e per il prossimo futuro. Nel suo breve mandato come capo allenatore, l'impatto positivo che la sua leadership ha portato all'intero club, ha continuato il racconto della sua storia straordinaria con la Roma. La guida di Daniele è improntata al rispetto e al coraggio, mentre la sua forza e la sua fiducia, profondamente radicate nel club sono in linea con i valori della Roma, della città e dei nostri tifosi che non hanno eguali. Continueremo a lavorare insieme con sempre maggiore impegno per offrire il futuro che i tifosi della Roma meritano. Non potremmo essere più felici di costruire un progetto a lungo termine con Daniele”.

    In estate arriva la nota ufficiale che annuncia come De Rossi abbia rinnovato fino al 30 giugno 2027.

    Il tecnico insomma è assolutamente al centro del villaggio, tanto che anche sul mercato la società si muove seguendo le sue direttive, a partire dall'acquisto di Matias Soulé dalla Juventus.

  • ENJOYED THIS STORY?

    Add GOAL.com as a preferred source on Google to see more of our reporting

  • L'INIZIO DI STAGIONE DIFFICILE

    Il responso del campo però in questo avvio di stagione non è quello sperato e atteso dai Friedkin.

    La Roma ha fin qui raccolto appena tre punti nelle prime quattro giornate di campionato, frutto di tre pareggi e una sconfitta casalinga contro l'Empoli.

    In tutto questo prendono corpo voci su presunti dissidi all'interno dello spogliatoio, seppur smentite pubblicamente da De Rossi.

    Poi scoppia il caso Zalewski, che rifiuta il rinnovo e viene messo fuori rosa. Una decisione presa dalla società e comunicata successivamente a De Rossi che contava sull'esterno tanto da averlo fatto giocare sempre nelle prime tre giornate.

    Si arriva così all'esonero del tecnico, che viene ufficialmente sollevato dall'incarico "nell’interesse della squadra, per poter riprendere prontamente il percorso auspicato, in un momento in cui la stagione è ancora al suo inizio".

  • Pubblicità
    Pubblicità
0