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Acerbi Juan JesusGetty Images

Juan Jesus sulla mancata squalifica di Acerbi: "Sono avvilito, non capisco"

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Nuovo capitolo del caso Acerbi-Juan Jesus, a parlare tramite una nota ufficiale redatta insieme ai suoi legai è il difensore del Napoli.

Juan Jesus sottolinea il suo disappunto per la decisione assunta dal Giudice Sportivo di non squalificare Acerbi dopo quanto accaduto durante Inter-Napoli.

E nella stessa nota il difensore brasiliano ribadisce quale sarebbe la vera frase pronunciata nei suoi confronti da Acerbi.

  • "SONO AVVILITO, NON CAPISCO"

    Nella notta, pubblicata sul sito del Napoli, Juan Jesus scrive: "Ho letto più volte, con grande rammarico, la decisione con cui il Giudice Sportivoha ritenuto che non ci sia la prova che io sia stato vittima di insulti razzisti durante la partita Inter-Napoli dello scorso 17 marzo:è una valutazione che, pur rispettandola, faccio fatica a capire e mi lascia una grande amarezza.

    Sono sinceramente avvilito dall’esito di una vicenda grave che ho avuto l’unico torto di aver gestito “da signore”, evitando di interrompere un’importante partita con tutti i disagi che avrebbe comportato agli spettatori che stavano assistendo al match, e confidando che il mio atteggiamento sarebbe stato rispettato e preso, forse, ad esempio.

    Probabilmente, dopo questa decisione, chi si troverà nella mia situazione agirà in modo ben diverso per tutelarsi e cercare di porre un freno alla vergogna del razzismo che, purtroppo, fatica a scomparire.

    Non mi sento in alcun modo tutelato da questa decisioneche si affanna tra il dover ammettere che “è stata raggiunta sicuramente la prova dell’offesa” ed il sostenere che non vi sarebbe la certezza del suo carattere discriminatorio che, sempre secondo la decisione, solo io e “in buona fede” avrei percepito".

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  • LA FRASE E LE SCUSE DI ACERBI

    Juan Jesus ribadisce poi la frase che avrebbe pronunciato Acerbi e sottolinea le scuse subito ricevute dallo stesso difensore nerazzurro: "Non capisco, davvero, in che modo la frase “'vai via nero, sei solo un negro …” possa essere certamente offensiva, ma non discriminatoria.

    Non comprendo, infatti, perché mai agitarsi tanto quella sera se davvero fosse stata una “semplice offesa” rispetto alla quale lo stesso Acerbi si è sentito in dovere di scusarsi, l’arbitro ha ritenuto di dover informare la VAR, la partita è stata interrotta per oltre 1 minuto ed i suoi compagni di squadra si sono affannati nel volermi parlare.

    Non riesco a spiegarmi perché mai, solo il giorno dopo e in ritiro con la Nazionale, Acerbi abbia iniziato una inversione di rotta sulla versione dei fatti e non abbia, invece, subito negato, appena finita la partita, quanto era in realtà avvenuto".

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  • "GRAVE PRECEDENTE"

    Infine il difensore brasiliano sottolinea come quanto successo possa avere conseguenze anche in futuro: "Non mi aspettavo un finale di questo genere che temo - ma spero di sbagliarmi – potrebbe costituire un grave precedente per giustificare a posteriori certi comportamenti.

    Spero sinceramente che questa, per me, triste vicenda possa aiutare tutto il mondo del calcio a riflettere su un tema così grave ed urgente."

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