Jashari, il Milan si ferma a 38 milioni: il Bruges fa muro e rilancia, il giocatore vuole partire ma la trattativa è in stallo

Il Milan ha presentato un'offerta da 32,5 milioni di euro più 5,5 di bonus per un totale di 38 milioni, ma, come riportato da Matteo Moretto e confermata dalla Gazzetta dello Sport, non intende andare oltre. 

Il club di via Aldo Rossi è convinto di aver rispettato i parametri economici e sportivi richiesti e considera quella cifra adeguata, anche alla luce dell’accordo già trovato con il giocatore per un contratto quinquennale. 

Al momento, la dirigenza rossonera non prevede ulteriori rilanci, pur consapevole della ferma volontà del calciatore di vestire la maglia del Milan. Anche Igli Tare, in una recente conferenza stampa, ha confermato che si tratta di una “grande offerta nel rispetto del club e del calcio belga”.

Il Club Bruges ha risposto pubblicamente tramite le dichiarazioni del suo amministratore delegato Bob Madou, rilasciate a Het Laatste Nieuws e Het Nieuwsblad, affermando che la trattativa con il Milan c’è stata ma “per cortesia”, senza neppure discutere di cifre. 

Madou ha aggiunto che, a oggi, non è pervenuta alcuna offerta che costringa il club a riconsiderare la sua posizione e che si parte “dal presupposto che Jashari resterà”. 

Per il dirigente belga non è la fine di un ciclo per il centrocampista svizzero e la società non ha urgenza di cederlo.

A ribadire la posizione del club è intervenuto anche il Director of Football Dévy Rigaux, secondo cui "non promettiamo mai un trasferimento a nessun giocatore" e solo un’offerta congrua con il valore di mercato potrebbe cambiare lo scenario.

Secondo La Gazzetta dello Sport, il Bruges considera insufficiente l’offerta del Milan e chiede almeno 35 milioni di parte fissa più bonus per un totale vicino ai 40 milioni. Il club belga è in una posizione di forza: ha già incassato 45 milioni dal mercato grazie alle cessioni di De Cuyper al Brighton, Talbi al Sunderland, Jutglà al Celta Vigo e Nielsen allo Standard Liegi. 

Inoltre, lo scorso gennaio ha rinnovato il contratto di Jashari fino al 2029, blindando così il giocatore e assicurandosi ampie garanzie sul piano contrattuale. 

Anche l’impegno imminente nei preliminari di Champions League gioca un ruolo: il Bruges non ha intenzione di privarsi del suo miglior elemento senza un’offerta che lo convinca pienamente.

Ardon Jashari ha espresso da settimane la volontà di trasferirsi al Milan. Come riferito da Fabrizio Romano e Matteo Moretto, il giocatore ha già un’intesa personale con il club rossonero e spinge per la cessione. 

Tuttavia, la dirigenza belga ha chiarito pubblicamente di non sentirsi obbligata a rispettare la volontà dell’atleta. 

Dévy Rigaux ha paragonato il caso a quello di Izquierdo, sottolineando che anche in passato altri calciatori hanno dovuto accettare la decisione del club. Secondo Rigaux, se Jashari dimostrerà ancora una volta il proprio valore, l’anno prossimo potrebbero arrivare offerte da diversi top club, non solo dal Milan.

Con la trattativa di fatto in stand-by, il Milan comincia a valutare soluzioni alternative per rinforzare il centrocampo. La dirigenza non intende andare oltre i 38 milioni già offerti, mentre il Bruges rimane fermo sulle sue richieste. 

Intanto, la stampa belga evidenzia che la società neroblu, pur cortese nei contatti con il Milan, non ha dato segnali di apertura. In attesa di eventuali sviluppi, la trattativa Jashari assume sempre più i contorni di una partita a scacchi, simile a quella già vista tre anni fa con Charles De Ketelaere. 

La determinazione del giocatore e la pazienza diplomatica saranno determinanti, ma il Milan è pronto a virare su altri nomi.