L'ex Roma Iturbe è tornato a casa dopo 13 anni: dove tutto è iniziato

Dopo aver lasciato il Paraguay, e il Cerro Porteno, nel 2011, Iturbe approda in Europa al Porto: la sua storia calcistica, però, si lega profondamente a quella della Roma, della Juventus e di Antonio Conte.

Nel 2014 Iturbe ha concluso la sua prima stagione in Italia, al Verona, che è pronto a venderlo al migliore offerente dopo averlo riscattato dal Porto.

Si fanno avanti Roma e Juventus: i giallorossi chiudono un accordo di 22 milioni di euro da versare nelle casse dei gialloblù e Antonio Conte va su tutte le furie.

Tant'è che, di lì a poco, rassegnerà le dimissioni da allenatore bianconero: alla Roma, però, l'esperienza di Iturbe non andrà come previsto. Gioca 68 volte, ma senza lasciare veramente il segno.

Il suo trasferimento alla Roma, tra l'altro, è stato caratterizzato a posteriori dalle parole dell'allora direttore giallorosso Walter Sabatini, che lo ha voluto nella capitale e che parlerà di "errore psichico".

"Quando ho preso c'era un’euforia popolare perché aveva fatto molto bene al Verona. Ho detto che me lo sentivo che stavo facendo una cazzata. C'era anche un antagonismo con la Juventus, volevo inorgoglire i tifosi della Roma.È un errore psichico. Quando poi ha segnato alla Lazio nel derby, in quel momento mi ha ripagato di un'idea di me stesso che era diventata veramente bassa…".

Con una nota ufficiale, comunque, è stato certificato il ritorno a casa di Juan Manuel Iturbe, che ha firmato con il Cerro Porteno.

Il contratto prevede un accordo dall'1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2025: due anni solari, insomma.

Termina così, in pochi mesi, l'esperienza di Iturbe in Brasile, al Gremio: aveva lasciato la Grecia, e l'Aris Salonicco, nell'estate del 2023 e ha già fatto di nuovo le valigie.

Con il Gremio solo 6 presenze: pochissime. E, adesso, cerca l'ennesimo riscatto della sua carriera che, tra Verona, Roma e Torino, in Italia è stata un grande punto interrogativo.