Davide Frattesi è già un top player. Una verità emersa candidamente contro l'Ucraina, doppietta alla mano, che in poco tempo porta il centrocampista dell'Inter già a quota tre reti in azzurro. L'Italia, giustappunto, riparte dall'incisività sel suo numero 8. Che, con la voglia di spaccare il mondo, nel suo stadio - il Meazza - ha dimostrato cosa significhi tenere alla causa della propria Nazione. Insomma, difendere i colori del Belpaese è un onore. Ecco perché, pensando alle prossime puntate, risulta assai complicato immaginare come si possa fare a meno di Frattesi. E poi, rendimento alla mano, non avrebbe senso. Super.
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Getty ImagesFIDUCIA RIPAGATA
Rispetto alla trasferta in Macedonia, Spalletti - complice lo stop di Tonali - ha optato per ridisegnare il centrocampo. Il tecnico di Certaldo, infatti, ha scelto di responsabilizzare Frattesi in qualità di mezzala da assalto. Compiti di copertura, sì, ma soprattutto incisività al potere nelle zone incandescenti del manto erboso. Bingo. Sono stati proprio gli inserimenti a premiare il 23enne centrocampista romano che, premendo ininterrottamente sull'acceleratore, ha creato enormi grattacapi alla retroguardia ucraina. Morale della favola? Due reti e, in generale, la netta consapevolezza di poter diventare un perno assoluto di questa formazione. D'altra parte, come sottolineato da 'Opta', i dati non mentono: l'interista ha preso parte attiva a 4 degli ultimi 5 goal dell'Italia.
MOVIMENTI IN NER-AZZURRO
Contro l'Ucraina, specialmente nel primo tempo, è emerso come Frattesi in termini di abilità possa tranquillamente coesistere con Barella. Musica per le orecchie dell'Inter che, tra attualità e futuro, ha scelto di puntare ciecamente proprio sull'ex Sassuolo. Uno a destra, l'altro a sinistra, con Simone Inzaghi a studiare quanto proposto da Spalletti. Ai due calciatori nerazzurri le letture non mancano e nemmeno gli ampi margini di miglioramento. E poi c'è la complicità, la voglia di condividere un percorso. D'altra parte, si sa, è sempre l'abnegazione a fare la differenza. Intanto? Ottimi segnali in vista del prosieguo dell'annata calcistica.
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AMPI MARGINI DI CRESCITA
Dopo una gavetta ponderata, e culminata nell'ottima palestra di Sassuolo, Frattesi ha scelto di sposare il progetto Inter per effettuare il salto di qualità. Chiaro, all'inizio il passaggio non è dei più semplici e lo dimostra come in questo avvio di campionato le scelte di Inzaghi siano ricadute su altri interpreti, ma alla lunga DF è destinato a fare la differenza. Già, in Viale della Liberazione non c'è il benché minimo dubbio su questo tema, tant'è che l'ad Beppe Marotta e il ds Piero Ausilio hanno lavorato alacremente affinché potessero battere una notevolissima concorrenza nostrana ed estera. In parole povere, convinzione totale, la stessa con cui il diretto interessato ha scelto di trasferirsi all'ombra del Duomo.
GettyECLETTISMO AL POTERE
Il sentore è che Frattesi ormai sia a tutti gli effetti un centrocampista da reti garantite al termine della stagione. Un ingrediente vitale, nel calcio moderno, che può e deve fare la differenza. D'altra parte, analizzando fin qui l'ascesa del neo interista, balza all'occhio la massiccia dose di duttilità. Linea metodista formata da due interpreti, o da tre, non fa differenza. Il calciatore capitolino, con intelligenza, ne viene sempre a capo: in quanto nel 2023 è ormai diventato anacronistico soffermarsi sui ruoli e non sugli spazi. Andare oltre di pensiero. Sempre. Cosa che Frattesi sa fare molto bene...
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