Italia-Ucraina assomiglia tanto a un dentro-fuori. Ragion per cui, dopo il (mezzo) passo falso contro la Macedonia, Luciano Spalletti si appresta a rivedere l'undici iniziale. Insomma, non si può sbagliare. Ecco perché, davanti alla difesa, dovrebbe essere Manuel Locatelli a ottenere una maglia da titolare. Rimasto in panchina per l'intero match di Skopje, questa volta lo juventino potrebbe recitare un ruolo da protagonista. E, se così fosse, significherebbe automaticamente ritrovarsi una grande chance da non fallire in chiave percorso di crescita.
Getty Images
GettyUN'ALTRA FORMA DI REGIA
Bryan Cristante, schierato in mezzo al campo dal 1' in Macedonia, ha provato a venirne a capo con le sue caratteristiche e, inoltre, nel primo tempo della stessa sfida ha sfiorato due reti. Tuttavia, alla lunga e con le gambe man-mano più pesanti, l'Italia ha faticato a mantenere un certo tipo di palleggio. Dunque, occorre cambiare qualcosa per cercare di rendere più veloce la manovra. Il tutto, ragionando in verticale, concetto fondamentale affinché possa andare in scena la nitida impronta spallettiana.
ALTI E BASSI
Fischiato in occasione della sostituzione in Juve-Bologna, Locatelli in questo avvio di campionato non è apparso tra i più pimpanti della Vecchia Signora. Certo, impensabile poter sfoggiare la miglior condizione possibile nelle battute embrionali della Serie A, ma in generale regna sovrana la percezione che l'ex Sassuolo possa migliorare il suo rendimento. Per Max Allegri, che ha difeso a più riprese il suo numero 5, il dubbio neanche si pone: vietato mettere in discussione il Loca. Chiamato, tuttavia, a effettuare il tanto agognato salto di qualità.
- PubblicitàPubblicità
QUESTIONE DI CARATTERISTICHE
A Torino, nel 3-5-2 proposto da Allegri, Locatelli è solito fungere da pedina a protezione del pacchetto arretrato. Una massiccia dose di sacrificio che, qualche volta, tende a snaturare le caratteristiche del 25enne mediano lombardo. Il quale, dal canto suo, non fa mai mancare l'abnegazione. Di certo, analizzando l'ascesa di Manuel, balza all'occhio constatare come le migliori cose le abbia proposte in un centrocampo a due con il Sassuolo o in qualità di mezzala a Euro 2020. Morale della favola: le critiche ci stanno, sono legittime e a tratti doverose, ma vanno sempre contestualizzate...
GettyLA STAGIONE DELLA VERITA'
Giunto alla terza annata in bianconero, questa senz'ombra di dubbio per Locatelli è destinta a diventare la stagione della verità. Un concetto che andrebbe esteso in termini di collettivo, ma è innegabile che la stessa piazza bianconera metta nel mirino anche l'ex Milan, sul quale le aspettative sono sempre elevate. La sensazione è che il diretto interessato sia munito degli ingredienti giusti per consolidarsi all'interno del progetto zebrato.
- PubblicitàPubblicità