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Harry Kane England 2023Getty

Italia ko a Wembley: manifesta inferiorità

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La caduta di Wembley certifica un’incontrovertibile verità: c’è tanto da lavorare. L’Italia cade in casa dell’Inghilterra per 3-1 e, al di là del risultato, a preoccupare è l’enorme divario tecnico tra le due Nazionali.

Questione di individualità decisive, indubbiamente, ma anche di un collettivo – quello azzurro – a caccia della massima espressione. Da trovare come? Ecco, il problema dei problemi.

Diversi i calciatori che hanno deluso, alcuni persino irriconoscibili. Insomma, un ko da non minimizzare, al netto di quanto accaduto con il doppio caso Tonali-Zaniolo, che non può fungere da scusa con un problema qualitativo ormai annoso.

  • Scalvini England ItalyGetty

    SCALVINI DA INCUBO

    Ora, addossare il peso della sconfitta all’atalantino sarebbe assai ingeneroso. Detto ciò, il 19enne di Chiari nella serataccia londinese è caduto rovinosamente. Fa parte del percorso, indubbiamente, ma la sensazione è che l’orobico sia già pronto per offrire ben altri contributi. Letture individuali errate, errori plateali, poca personalità. Ecco, Scalvini a Wembley ha fallito la prova del nove. Può capitare. Anzi, sono proprio i passaggi a vuoto a rendere il quadro più chiaro. Con la netta consapevolezza, tuttavia, che i margini di miglioramento non manchino. Perché il ragazzo è forte, eccome.

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  • IL CROLLO DELLA VECCHIA GUARDIA

    Il penalty concesso da Di Lorenzo è la perfetta fotografia del naufragio azzurro. Il capitano del Napoli, insolitamente considerando quanto di ottimo proposto in lungo e in largo, a Wembley non è riuscito a viaggiare all’insegna della continuità. Un’incertezza, la sua, che ha riportato l’Inghilterra in partita all’interno di una trama apparentemente di stanca. E certe leggerezze, specialmente se proposte dagli elementi con maggiore esperienza, possono pesare come macigni.

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  • UN GOAL CHE FA MORALE

    Il tema “9”, ormai, per la Nazionale azzurra è diventato quasi un incubo. Tuttavia, Scamacca ha risposto presente. Una rete, un’altra occasione non sfrutta sapientemente, tanto lavoro sporco. In definitiva, tutto ciò che serve per scalare le gerarchie. E, giustappunto, al momento della sostituzione l’elogio da parte di Spalletti non è mancato. In quanto, eccezion fatta per la gioia personale, l’impegno non è mancato. Nella maniera più assoluta. Musica per le orecchie del Gasp.

  • Spalletti ItalyGetty Images

    INSISTERE SUI PRINCIPI SPALLETTIANI

    Il c.t. di Certaldo è fatto così: vuole raggiungere l’obiettivo privilegiando l’esposizione stilistica. E, infatti, il momentaneo vantaggio di Wembley ne è un chiaro manifesto. Un’azione costruita con i giri giusti che sottolinea, non che ne fosse bisogno, quanto e come si stia lavorando intensamente a Coverciano. Poi, è chiaro, l’Inghilterra in questo momento può sfoggiare maggiori certezze. Che fanno la differenza. Ma qualcosa da salvare c’è, nel breve e lungo termine, auspicando che – in chiave continuità – possano arrivare tempi migliori.

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