Il prossimo 8 settembre l'Italia giocherà la prima delle due partite di qualificazione al Mondiale 2026 contro Israele. La rappresentativa calcistica è stata infatti inserita nel gruppo I e contenderà agli azzurri un posto nella prossima Coppa del Mondo al pari di Norvegia, Estonia e Moldavia. Mentre tifosi di tutto il mondo e non solo la federazione palestinese chiedono alla FIFA di escludere la squadra dalle competizioni in virtù del genocidio in atto a Gaza, l'organizzazione di Infantino non ha per ora cambiato idea sul permettere alle squadre di club e alla Nazionale di competere nei tornei europei e internazionali.
Israele-Italia si giocherà al Nagyerdei Stadion di Debrecen, Ungheria (il team guidato da Ben Shimon non gioca in casa le proprie sfide dal 2023), mentre il ritorno è previsto a Udine. Due sfide che faranno rima con politica, proteste e forti prese di posizione.
La Nazionale israeliana porta con sè anche la questione sulla maglia con cui scende in campo nelle partite amichevoli e ufficiali (Nations League e qualificazioni), considerando come nell'ultimo biennio gli sponsor tecnici abbiano dovuto fare i conti con boicottaggi e proteste da parte di migliaia di persone in tutto il mondo, portando gli stessi a sfilarsi dai vari accordi, annunciati ufficialmente o meno, con la federazione.
