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Manuel Locatelli ItalyGetty Images

Israele-Italia è la grande occasione di Locatelli in azzurro: il capitano della Juventus può tornare centrale con Gattuso

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Manuel Locatelli non è tipo da alzare la voce o fare polemiche. Forse anche per questo è quasi sempre molto apprezzato dai suoi allenatori.

Il capitano della Juventus preferisce fare parlare il campo. E così ha riconquistato anche un posto nel giro azzurro, da cui era di fatto quasi uscito durante l'ultima fase della breve era Spalletti.


Gattuso infatti lo ha subito convocato e, pur non schierandolo titolare alla prima contro l'Estonia, lo ha fatto sentire centrale all'interno del nuovo progetto.

Stasera quindi dovrebbe toccare proprio a Locatelli prendere in mano le chiavi del centrocampo mettendosi tra Tonali e Barella.

  • IL TAGLIO A EURO 2024

    Come dicevamo il rapporto tra Manuel Locatelli e la Nazionale nell'ultimo periodo non era stato facile.

    Il primo, doloroso, strappo era arrivato al momento delle convocazioni per Euro 2024 quando a sorpresa Spalletti lo aveva tagliato preferendogli l'allora compagno di squadra Nicolò Fagioli reduce dalla lunga squalifica per il caso scommesse.

    Locatelli non aveva fatto polemiche ma di certo l'esclusione, dopo aver partecipato attivamente alle qualificazioni, era stata particolarmente dolorosa.

    "È una persona seria, professionista e dalle qualità difensive ottime e piede buono. Volevo un po' più estro e forse lui è un po' troppo conservativo rispetto a dove sta andando il ruolo che occupa. Per me lui fa parte del gruppo, gli chiedo scusa per averlo lasciato a casa"disse Spalletti per spiegare la sua scelta.

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  • IL RITORNO CON SPALLETTI

    In realtà Locatelli in Nazionale era già tornato a novembre 2024 sempre con Spalletti in panchina, dopo essere stato ignorato per la Nations League.

    In quel caso il capitano bianconero fu chiamato per sostituire l'infortunato Samuele Ricci e l'ex CT spese parole importanti nei suoi confronti:

    "Locatelli è un ragazzo serio, professionista eccezionale, quando l'ho chiamato gli brillavano gli occhi e sono risposte importantissime perché vogliono far bene e sono attaccati a questa maglia. Non l'ho chiamato prima perché ora vedo delle cose che prima non vedevo, non so se è dipeso solo da lui o anche dal suo allenatore che reputo molto bravo. Essere qualitativi fa la differenza".

    Locatelli giocherà undici minuti contro il Belgio, mentre partirà titolare nella sconfitta casalinga contro la Francia. Da allora non verrà più richiamato. Fino ad oggi.

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  • LA CHIAMATA DI GATTUSO

    Locatelli ha chiuso la scorsa stagione in crescendo, risultando tra i migliori della Juventus e portando di fatto i bianconeri in Champions League grazie al rigore decisivo trasformato a Venezia nell'ultima giornata di campionato.

    Anche quest'anno Locatelli è stato finora un punto fermo della squadra di Igor Tudor che lo ha nominato ufficialmente capitano. Il tecnico bianconero rinuncia difficilmente alle sue qualità in fase di palleggio anche se durante la stagione si giocherà il posto con Teun Koopmeiners.

    Intanto per Locatelli è arrivata la chiamata di Gattuso, che tra gli altri lo ha preferito al neo-milanista Samuele Ricci ritenendolo di fatto più adatto al suo stile di gioco. O forse più pronto.

    "Il mister è carico. Ci chiede intensità, sono delle sedute energiche. In questi raduni c’è poco tempo, non si possono dire tante cose, bisogna vincere e fare fatti. Siamo un bel mix, tra chi è più giovane e chi ha più esperienza: siamo un gruppo di bravi ragazzi e ci conosciamo da tempo. Non c’è concorrenza tra di noi, ma voglia di aiutarci" ha sottolineato Locatelli.

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  • L'OCCASIONE CONTRO ISRAELE

    E ora eccola la grande occasione di Manuel Locatelli.

    Dopo essere subentrato nel finale contro l'Estonia, a dire il vero senza brillare, il capitano della Juventus partirà titolare contro Israele.

    Locatelli sarà l'equilibratore della Nazionale di Gattuso che ha deciso di virare dal 4-2-4 ultra offensivo visto a Bergamo su un più tradizionale 4-3-3.

    In questo modulo l'ex Sassuolo dovrebbe piazzarsi tra Tonali e Barella, garantendo maggiore protezione davanti alla difesa ma anche assicurando una migliore gestione del pallone.

    Locatelli d'altronde a 27 anni è chiamato al definitivo salto di qualità che lo faccia diventare un vero e proprio leader, in campo ma anche fuori. Ora o mai più, insomma.

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