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Simone Inzaghi InterGetty Images

Inzaghi sul futuro: "Richieste da Italia, estero e Arabia, dopo la finale parlerò con la dirigenza"

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Delusione Scudetto da metabolizzare, finale di Champions da preparare.

L'Inter è chiamata a switchare mentalmente per affrontare il PSG sabato sera a Monaco di Baviera, ritrovandosi col Napoli campione d'Italia da una parte e la chance di compiere un'impresa europea dall'altra.

Ne è consapevole anche Simone Inzaghi, intervenuto durante il Media Day organizzato ad Appiano Gentile, il quale - tra tricolore perso e sfida secca contro la squadra di Luis Enrique - ha aperto soprattutto un'importante parentesi sul proprio futuro.

Ecco cosa ha detto l'allenatore piacentino, nel corso della conferenza, ai cronisti presenti.

  • "ULTIMO PASSO PER ENTRARE NELLA STORIA"

    "Da allenatore posso dire che sono passati 2 anni dall'ultima conferenza pre-finale e in me c'è ancora grandissima emozione. Abbiamo raggiunto un grandissimo traguardo, fatto grandissime gare, ma tutti noi sappiamo che ci manca l'ultimo passo per coronare un sogno ed entrare nella storia".

    "Solo un allenatore abbia fatto due finali nella storia dell'Inter (Helenio Herrera, ndr). Però per entrarci davvero bisogna vincere sabato: sappiamo che affronteremo una super squadra, che rispettiamo tanto come il Barcellona o il Bayern. Ma anche loro troveranno una squadra che ha lo stesso obiettivo, cercheremo di fare una grande finale".

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  • "SOFFERENZA PER LO SCUDETTO PERSO"

    "Ci prepareremo al meglio, il campionato ci ha lasciato qualcosa da ricordare. Ovvio che c'è parecchia sofferenza in me e nei calciatori, ma è giusto fare i complimenti al Napoli perché si è giocato punto a punto. Nel calcio bisogna saper perdere e vincere, ci è mancato qualcosina, ma parlare d'altro in vista di una partita così importante sarebbe sminuire il percorso di un'altra squadra che è stato ottimo. Da oggi parlerei solo di ciò che ci sarà sabato a Monaco".

    "Io a questi ragazzi, per quanto fatto in questi quattro anni, non posso dire nulla. Sono stati straordinari e la società è d'accordo con me. Abbiamo un gruppo fantastico, quello che mi piace di loro è il loro senso di appartenenza. Poi non voglio fare l'elenco della spesa, ma quello che mi piace di più è vederli insieme: la gioia nelle vittorie, le lacrime nelle sconfitte. Venerdì non è stato un giorno semplice, credetemi: è stato un campionato molto difficile da mandare giù. Però dietro non si guarda, nel calcio bisogna sempre guardare avanti: petto in fuori e andiamo avanti. Ho rivisto oggi i ragazzi, abbiamo mangiato insieme in un posto qua fuori: dopo Como non avevo voluto parlare, oggi li ho visti bene. Abbiamo una grande partita di fronte, ma questo gruppo mi ha sempre emozionato e penso lo farà anche sabato".

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  • "RICHIESTE DA ITALIA, ESTERO E ARABIA"

    "La mia società mi conosce bene, voi mi conoscete meno bene. È la stessa cosa di tutti gli anni che ero alla Lazio, che ero all’Inter. Ci sono richieste fortunatamente dall’Italia, dall’Estero e dall’Arabia".

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  • "SE CI SARANNO I PRESUPPOSTI ANDREMO AVANTI INSIEME"

    "Ho un grandissimo rapporto con la dirigenza e con Oaktree. Il giorno dopo la partita parleremo come sempre fatto. L'obiettivo è il bene dell'Inter. Se ci saranno i presupposti, andremo avanti con armonia. Oggi parlare del mio futuro sarebbe folle".

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  • "INTER FOCUS PRINCIPALE"

    "Parto dall'unione che c'è tra me e la società, io ho un contratto e qui sto benissimo. Parleremo e il focus principale è l'Inter, tutti sappiamo quanto è importante questo club. Adesso c'è la partita di sabato ed è un qualcosa che va al di là di Inzaghi, Marotta Ausilio. C'è questa partita che è la partita".

  • "LAUTARO STA BENE, OK ANCHE FRATTESI"

    "Lautaro sta bene, era disponibile già per Como-Inter. Farà una settimana normale, a Como sarebbe entrato in caso di bisogno. Ho deciso di aspettare per il suo rientro, ma Lautaro e Frattesi mi avevano già dato garanzie per Como".

    "Il mio augurio è di poter avere a disposizione tutti i giocatori. C'è fiducia per Pavard e Zielinski, i due giocatori che non erano disponibili venerdì".

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  • "COL PSG CUORE DETERMINANTE"

    "Il cuore sarà determinante. Questa squadra l'ha sempre messo in campo, io da allenatore sono orgoglioso di guidare un gruppo di questo tipo. Sappiamo che affronteremo un grandissimo avversario, come lo sono stati Bayern, Barcellona e tutti gli altri affrontati finora. Sappiamo che in certi momenti dovremo essere bravi a soffrire, da squadra vera e organizzata, che ha già fatto una finale di Champions e dovrà essere brava a gestire quei momenti. Giocheremo con una squadra che, come noi, ha perso una finale negli ultimi anni: siamo tra le poche che ne faranno due nel giro di pochi anni".

    "Differenze tra Barcellona, Bayern e PSG? Sono tutte grandissime squadre, come l'Inter e come lo erano anche Arsenal o Manchester City. Non cambia nulla, avremo di fronte una squadra di grandissima qualità, con una rosa molto ampia. Anche loro, però, dovranno guardare l'Inter che dovrà essere in finale dopo aver fatto un grandissimo percorso: sappiamo da dove siamo partiti e di aver fatto una grandissima stagione. Gli episodi saranno determinanti, lì dovremo essere bravi a indirizzarli dalla nostra parte con l'aiuto di tutti i giocatori in squadra".

  • "CAMPIONATO PIÙ 'REGOLARE' DELLA CHAMPIONS? NON CONCORDO CON CONTE"

    "Conte ha detto che il campionato mette in evidenza la regolarità, mentre in Champions pesano di più infortuni e squalifiche? Ognuno ha le sue idee, l'importante è che ci sia onestà intellettuale. Il campionato è più lungo, ma la Champions si sta allungando. Io non sono d'accordo e penso che gli imprevisti siano sempre dietro l'angolo, che entrambe le competizioni possano essere condizionate da infortuni, gol, rigori, un'ultima di campionato con una partita più semplice rispetto all'altra. E penso che le partite di Champions siano in generale più difficili rispetto a quelle del campionato".

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  • "NELLE 59 PARTITE GIOCATE ABBIAMO DATO TUTTO"

    "Sono stati straordinari i ragazzi in questa stagione, abbiamo giocato 59 partite e abbiamo dato tutto sul campo. Non abbiamo pensato, abbiamo fatto scelte, cercando di dare tutto quello che avevamo: abbiamo avuto qualche imprevisto, ma senza alibi. Abbiamo fatto un cammino entusiasmante".

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