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Conte Inzaghi allenatori calciatoriGetty Images

Inzaghi e Conte, un altro Scudetto all'ultimo respiro: i due precedenti e l'incrocio Inter-Lazio

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L’Inter ci crede ancora, anche se la corsa è tutta in salita. A due giornate dalla fine del campionato, la squadra di Simone Inzaghi insegue di un solo punto la capolista Napoli allenata da Antonio Conte. 

Una situazione che richiama alla mente due celebri finali di stagione: il sorpasso della Lazio sulla Juventus di Conte nel 2000, con un giovane Inzaghi protagonista in campo, e il clamoroso crollo dell’Inter il 5 maggio 2002, proprio contro la Lazio, che fece gioire Conte e i bianconeri


Ironia della sorte, per continuare a sperare nello scudetto l’Inter dovrà superare i biancocelesti domenica a San Siro e confidare in un passo falso del Napoli a Parma, prima di giocarsi tutto nell’ultima giornata a Como. 

Oltre due decenni dopo, Inzaghi e Conte si ritrovano faccia a faccia, con ruoli diversi ma con la stessa posta in palio: uno Scudetto all’ultimo respiro.

  • LO SCUDETTO DELLA LAZIO DEL 2000

    Era il 14 maggio del 2000 quando la Lazio riuscì a ribaltare il campionato proprio all’ultima giornata. La Juventus, avanti di due punti, crollò sotto la pioggia di Perugia. 

    L’arbitro Collina decise di far disputare la partita nonostante il campo allagato, e il goal di Calori sancì l’inaspettata sconfitta bianconera. 

    A Roma, nel frattempo, la Lazio faceva il suo dovere battendo 3-0 la Reggina. Il primo goal arrivò su rigore, trasformato da Simone Inzaghi, chiamato sul dischetto dopo un fallo di mano di Brevi. 

    Un sorpasso effettuato sul rettilineo finale proprio sulla Juventus, che vantava nella sua rosa e tra i suoi pilastri Antonio Conte.

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  • IL 5 MAGGIO E LA GIOIA DI CONTE

    L’incrocio con la Lazio evoca inevitabilmente anche un altro episodio scolpito nella storia dell’Inter: il 5 maggio 2002. 

    Quel giorno, la squadra nerazzurra, allenata da Cuper, perse il titolo all’ultima giornata, sconfitta 4-2 all’Olimpico proprio dai biancocelesti. In campo, tra i protagonisti della Lazio, c’era ancora una volta Simone Inzaghi, autore della rete che chiuse definitivamente il discorso al minuto 73. 

    Questa volta, però, a differenza di due anni prima, Inzaghi regalò a Conte la gioia dello Scudetto battendo l’Inter, con il successo della Juventus a Udine che sancì il sorpasso decisivo.

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  • INZAGHI-CONTE, NUOVO SCUDETTO IN VOLATA

    Oggi, come allora, Simone Inzaghi e Antonio Conte si sfidano per lo scudetto, ma in panchina.

    Inzaghi guida l’Inter, mentre Conte dirige un Napoli sorprendente. A separare le due squadre è solo un punto, e a disposizione restano 180 minuti. 

    Per sperare nel sorpasso, l’Inter deve battere la Lazio a San Siro e augurarsi che il Napoli inciampi a Parma. 

    Poi, nell’ultima giornata, serviranno tre punti a Como.

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  • INZAGHI E L’EREDITÀ DI CONTE

    Dopo l’addio di Conte all’Inter, proprio Simone Inzaghi è stato chiamato a raccoglierne l’eredità.

    Un’eredità pesante, considerato il percorso dell’ex tecnico nerazzurro, che ha riportato l’Inter a vincere lo Scudetto. All’ombra della Madonnina nel biennio 2019-2021, il tecnico salentino ha conquistato il titolo nella stagione 2020/2021, interrompendo un lungo digiuno.

    Dopo l’addio, il club di Viale della Liberazione ha scelto proprio Inzaghi, che in quattro anni ha conquistato lo Scudetto della seconda stella, due Coppe Italia, tre Supercoppe Italiane e ben due volte l’accesso alla finale di Champions League in tre anni.

    L’incrocio con la Lazio, il duello con Conte, la memoria di quei finali al fotofinish: la storia sembra ripetersi, e ancora una volta si deciderà tutto negli ultimi metri.

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