Dopo la sconfitta di Istanbul, l'impressione che l'Inter sarebbe tornata a vivere quanto prima un'altra notte del genere è diventata ben presto convinzione.
Lo è diventata nella testa dei tifosi, della società, di Simone Inzaghi e dei calciatori. Non si trattava di un'eccezione quella finale di Champions, ma di un qualcosa potenzialmente raggiungibile ogni anno per la maturità europea raggiunta dall'Inter.
Per questo motivo l'eliminazione contro l'Atletico ha fatto così male. Per questo motivo, col passare dei mesi in questa stagione, la vittoria della Champions è diventata la priorità. Forse troppo? Forse nella testa dei giocatori la paura di perdere tutto, dopo i sogni di Triplete, è stata più forte di qualunque cosa? Inzaghi in questo ha fatto forse il suo più grande errore. Non solo lui, probabilmente, ma tutto l'ambiente Inter. Caricare troppo di significati una partita già carica di per sé.
l'Inter è arrivata sulla cima della montagna completamente senza ossigeno e non ha avuto la forza di piantare la sua bandiera. Rimanendo a guardare gli esploratori francesi, più liberi mentalmente e con un'energia diversa, non soltanto sotto l'aspetto fisico.