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Inzaghi GFXGOAL

Inzaghi alla fine di un ciclo: questa Inter è la sua grande opera incompiuta

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Un qualcosa di grande, un qualcosa di prezioso, che non ha avuto però il giusto compimento. La giusta realizzazione.

Si può sintetizzare in questo modo l'Inter di Inzaghi. Il suo ciclo, che potrebbe anche essere terminato proprio nella notte più brutta, quella di Monaco.

La notte in cui la sua opera d'arte avrebbe dovuto essere svelata al mondo, invece è rimasta sotto il telo.

  • Torino v FC Internazionale - Serie AGetty Images Sport

    INZAGHI HA RESO L'INTER UN TOP CLUB EUROPEO

    Partiamo però dall'inizio. Ossia da quando Inzaghi ha preso le redini dell'Inter nel 2021, sostituendo Conte tra lo scetticismo generale.

    Per molti il paragone non reggeva e non poteva reggere neppure in futuro. Eppure Inzaghi aveva già fatto un percorso di crescita eccezionale con la Lazio e la chiamata dell'Inter sembrava arrivare proprio nel momento giusto.

    Con l'addio di Conte e l'arrivo di Inzaghi, anche in virtù di una gestione del mercato più oculata, mirata alle occasioni piuttosto che ai colpi da prima pagina, si pensava che la Miano nerazzurra stesse imboccando la strada del ridimensionamento.

    Invece, con Inzaghi in panchina, l'Inter è paradossalmente cresciuta, raggiugendo una mentalità europea forse mai avuta dopo gli anni della grande Inter di Herrera. Una squadra capace di giocarsela alla pari e vincere con i top club, con uno stile di gioco e delle idee radicate, collaudate e rese un marchio di fabbrica.

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  • MA DOVE FINISCONO I MERITI ED INIZIANO I DEMERITI?

    Quando però parliamo strettamente di numeri, di trofei, di titoli, le considerazioni inevitabilmente cambiano.

    Perché sì, l'Inter di Inzaghi è diventata grande in Italia e in Europa, ma grande abbastanza?

    Il solo e unico Scudetto vinto in quattro anni è il primo grande punto di domanda sulla reale capacità di Inzaghi di portare a termine le sue opere.

    Perché se è vero che in questi quattro anni l'Inter è stata a tratti dominante, è pur vero anche che si è buttata via, perdendo, o meglio, non vincendo campionati che la vedevamo come assoluta favorita, non solo in partenza ma anche nel corso della stagione.

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  • Paris Saint-Germain v FC Internazionale Milano - UEFA Champions League Final 2025Getty Images Sport

    L"ALL IN CHAMPIONS IL PIÙ GRANDE ERRORE

    Dopo la sconfitta di Istanbul, l'impressione che l'Inter sarebbe tornata a vivere quanto prima un'altra notte del genere è diventata ben presto convinzione.

    Lo è diventata nella testa dei tifosi, della società, di Simone Inzaghi e dei calciatori. Non si trattava di un'eccezione quella finale di Champions, ma di un qualcosa potenzialmente raggiungibile ogni anno per la maturità europea raggiunta dall'Inter.

    Per questo motivo l'eliminazione contro l'Atletico ha fatto così male. Per questo motivo, col passare dei mesi in questa stagione, la vittoria della Champions è diventata la priorità. Forse troppo? Forse nella testa dei giocatori la paura di perdere tutto, dopo i sogni di Triplete, è stata più forte di qualunque cosa? Inzaghi in questo ha fatto forse il suo più grande errore. Non solo lui, probabilmente, ma tutto l'ambiente Inter. Caricare troppo di significati una partita già carica di per sé.

    l'Inter è arrivata sulla cima della montagna completamente senza ossigeno e non ha avuto la forza di piantare la sua bandiera. Rimanendo a guardare gli esploratori francesi, più liberi mentalmente e con un'energia diversa, non soltanto sotto l'aspetto fisico.

  • PER INZAGHI LA FINE DI UN CICLO

    Molti nella pancia dell'Allianz si aspettavano una decisione forte da parte di Inzaghi. Una decisione probabilmente soltanto rimandata, perché tutti gli ingredienti fanno pensare che il suo ciclo in nerazzurro sia finito.

    Che la sua Inter abbia raggiunto l'apice della sua crescita e che adesso è davvero difficile fare di più, specialmente dopo una batosta del genere. Le sconfitte insegnano, è vero, ma alcune sconfitte devono anche servire a voltare pagina.

    l'Inter di Inzaghi è stata un capolavoro di gestione e programmazione. E se oggi i nerazzurri si trovano in questo status gran parte del merito è proprio di Inzaghi. Adesso c'è il Mondiale per Club come possibilità di rivalsa immediata, ma i dubbi di Inzaghi in conferenza sulla sua partenza o meno per l'America sono già una risposta.

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