Lo statunitense ha raccontato il suo ritorno alla Juventus dopo il prestito al Leeds.
"Sapevo che sarebbe stato impegnativo, ma non sapevo che sarebbe stato così. Non avevo più il mio armadietto, non avevo una stanza nell'albergo, non avevo un parcheggio. E penso tra me e me: 'Wow, sono stato via solo per sei mesi. Torno e mi trattano così'. Non sono riuscito nemmeno a farmi dare il numero di maglia, anche se nessun altro lo aveva preso. Ho pensato: 'Ok, ragazzi, volete trattarmi così? Ve lo mostrerò semplicemente sul campo'. Non sono una persona problematica. Non mi piace creare problemi. Non mi piacciono le situazioni scomode. Non mi piace il dramma. Cerco solo di lasciare che il mio calcio, le mie azioni e la mia etica del lavoro mostrino tutto di me, perché è allora che mi sento al meglio".