Pubblicità
Pubblicità
Questa pagina contiene link di affiliazione. Quando acquisti tramite i link forniti, potremmo guadagnare una commissione.
Carlos Augusto Bonny InterGetty Images

L’Inter non incanta ma vola: battuti Verona e Kairat di misura, -1 dal Napoli in Serie A e primato in Champions League con Bayern e Arsenal

Pubblicità

Dopo la sconfitta nello scontro diretto contro il Napoli del 25 ottobre, l’Inter sembrava aver subito spazzato via ogni preoccupazione con il netto 3-0 rifilato alla Fiorentina appena quattro giorni più tardi.

Il calendario di inizio novembre ha poi messo i nerazzurri di fronte a due sfide sulla carta abbordabili: in campionato, la trasferta di Verona contro la formazione di Paolo Zanetti; in Champions League, il confronto con i kazaki del Kairat Almaty, squadra che finora aveva raccolto appena un punto nella competizione.

La squadra di Cristian Chivu, tuttavia, non ha avuto vita facile. In entrambe le gare si è fatta raggiungere sull’1-1, rischiando di lasciare per strada punti preziosi. Alla fine, però, i successi - fondamentali - sono arrivati: in campionato, complice anche lo 0-0 del Napoli sul campo del Como, l’Inter si è portata a -1 dalla vetta; in Champions League, invece, prosegue a punteggio pieno, come soltanto Arsenal e Bayern Monaco.

  • Hellas Verona FC v FC Internazionale - Serie AGetty Images Sport

    IL SUCCESSO AL 93' COL VERONA VALE IL -1 DAL NAPOLI

    L’approccio al match contro il Verona è apparso serio e maturo. Chivu ha concesso -nalmeno inizialmente - un turno di riposo a pedine chiave come Dumfries, Barella e Dimarco, dando spazio a Luis Henrique, Zieliński e Carlos Augusto.

    La rete del centrocampista polacco sembrava aver indirizzato la partita sui binari giusti, ma il primo goal in Serie A di Giovane ha rimesso tutto in discussione, accendendo qualche spia d'allarme tra le fila nerazzurre.

    Nel finale, il forcing dell’Inter è stato premiato dall’autorete di Frese, che ha regalato tre punti pesanti - pesantissimi - alla squadra di Chivu. Un successo ancora più significativo alla luce dello 0-0 maturato al Maradona tra la capolista Napoli e il Como, che consente ai nerazzurri di portarsi a un solo punto dalla vetta.

  • Pubblicità
  • CHE FATICA CON IL KAIRAT: L'INTER PERÒ È IN TESTA

    A differenza del match contro il Verona, l’Inter non è sembrata approcciare al meglio la sfida contro il Kairat.

    È vero: i nerazzurri hanno creato - e sprecato - diverse occasioni nel primo tempo, trovando comunque il vantaggio grazie alla settima rete stagionale di Lautaro Martínez. Tuttavia, la netta differenza tecnica in campo era fin troppo evidente.

    La sensazione è stata quella di una squadra con il freno a mano tirato, che avrebbe potuto chiudere la prima frazione con un margine ben più ampio. L’1-1 firmato da Ofri Arad a inizio ripresa ha evidenziato proprio questo: l’approccio mentale non è stato dei migliori.

    Sulla rete del pareggio, la difesa nerazzurra è rimasta a guardare mentre il centrocampista israeliano insaccava di testa da distanza ravvicinata. La soluzione è arrivata poi dal sinistro da fuori area di Carlos Augusto, che ha spazzato via ogni pensiero negativo e regalato all’Inter tre punti preziosi per il futuro.

    Il primato a quota 12 punti, condiviso con Arsenal e Bayern Monaco, rappresenta ormai una quasi certezza della qualificazione ai playoff - obiettivo minimo di questa fase - e apre le porte a una possibile qualificazione diretta agli ottavi. Tutto, però, dipenderà dalle ultime quattro gare contro Atletico Madrid, Liverpool, Arsenal e Borussia Dortmund: e, per forza di cose, l’atteggiamento dovrà essere diverso.

  • Pubblicità
    Pubblicità
  • Hellas Verona FC v FC Internazionale - Serie AGetty Images Sport

    CHIVU NON È SODDISFATTO: "MI PRENDO LE RESPONSABILITÀ"

    Chivu non si è nascosto dietro un dito dopo il sofferto successo contro il Kairat.

    Il tecnico nerazzurro, pur potendo sorridere per la vittoria e il primato in classifica, ha riconosciuto apertamente che l’approccio alla gara non è stato quello giusto. U

    n’ammissione importante, accompagnata dalla volontà di assumersi in prima persona tutte le responsabilità.

    "Io devo lavorare nel trovare la motivazione e le parole giuste che alzino il livello dell'attenzione e dell'atteggiamento" ha detto ai microfoni di Sky Sport. "Mi prendo la responsabilità e devo trovare qualcosa in più rispetto a quanto ho trovato in questi giorni per preparare la partita"

    "Non abbiamo sbloccato subito la gara, abbiamo segnato poco prima dell'intervallo. Non sono riuscito a trasmettere l'atteggiamento, giocare ogni tre giorni non è una scusa, solo un dato di fatto. Potevamo e dovevamo fare meglio, mi prendo i 3 punti perché sono importanti e buoni per la classifica".

  • ORA TESTA ALLA LAZIO, DOPO LA SOSTA ARRIVA IL DERBY

    Se il calendario di inizio novembre è stato magnanimo, lo stesso non si potrà dire per il prosieguo del mese.

    A ricordarlo è stato lo stesso Chivu che, sempre ai microfoni di Sky Sport, ha avvertito i suoi: "Il livello degli avversari sarà molto più alto rispetto a quello affrontato finora".

    Nel weekend, infatti, a San Siro arriva la Lazio - una squadra che, dopo la sconfitta nel derby del 21 settembre, è rimasta imbattuta per sei partite, con tre pareggi e tre vittorie, una delle quali contro la Juventus.

    Poi sarà la volta della sosta per le Nazionali, durante la quale diversi nerazzurri risponderanno alle convocazioni dei rispettivi commissari tecnici. Al rientro, l’Inter affronterà un doppio impegno da brividi: il derby contro il Milan e la trasferta europea in casa dell’Atletico Madrid.

    Tre settimane di fuoco, che potranno far volare l’Inter o, al contrario, riportarla con i piedi per terra.

  • Pubblicità
    Pubblicità