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Lautaro InterGetty

L'Inter si riscopre fragile: tra infortuni e una solidità mentale da ritrovare

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Tante scorie negative per l'Inter da una Supercoppa Italiana sfumata proprio sul più bello: pesanti strascichi con cui fare i conti per gli uomini di Inzaghi, rimontati dal Milan nella partita che ha assegnato il trofeo.

I campioni d'Italia si sono improvvisamente riscoperti fragili, quasi incapaci di contenere l'euforia portata dal nuovo tecnico dei rossoneri, Conceiçao: un aspetto che dovrà essere analizzato nelle prossime ore a mente fredda.

Il tutto condito anche dagli infortuni che rischiano di avere un peso importante sul campionato: non proprio lo scenario da sogno che Lautaro e compagni avevano immaginato prima della partenza per l'Arabia Saudita.


  • NUMERI DIFENSIVI DI NUOVO SOTTO ACCUSA

    Fa impressione il dato dei tre goal subiti in un solo tempo dall'Inter, lo stesso numero di reti al passivo nelle precedenti tredici uscite tra campionato, Coppa Italia e Champions League.

    I campioni d'Italia erano riusciti a trovare la quadra difensiva dopo il clamoroso 4-4 andato in scena a San Siro contro la Juventus, altra uscita infelice da cui è stata però ricavata una importante striscia di risultati positivi: proprio ciò, che nei piani di Inzaghi, dovrà accadere dopo quest'ultimo passo falso.

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  • SOLIDITÀ MENTALE DA RITROVARE

    Da 2-0 a 2-3, una rimonta concretizzata nei minuti conclusivi: epilogo decisamente non da Inter, che ci aveva abituati ad altre gestioni una volta andata in vantaggio.

    Stavolta i nerazzurri hanno avuto il demerito di far rientrare quasi immediatamente il Milan in partita dopo il 2-0 di Taremi che, unitamente all'1-0 di Lautaro proprio sul gong del primo tempo, avrebbe dovuto agire da schiaffo morale per i 'cugini'.

    Inter anche sfortunata (vedi il quasi goal di Carlos Augusto, col pallone a oltrepassare per due terzi la linea di porta), ma comunque troppo passiva nel finale e scioltasi come ghiaccio al sole quando, invece, sarebbe dovuto arrivare il colpo del k.o.

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  • GLI INFORTUNI

    A rendere la trasferta saudita ancor più negativa ci hanno pensato anche gli infortuni: a partire da quello di Thuram, impossibilitato a prendere parte alla finalissima ma già al lavoro per esserci al rientro in campionato sul campo del Venezia.

    A preoccupare maggiormente è Calhanoglu, uscito nel primo tempo per far fronte a un fastidio agli adduttori: nelle prossime ore si saprà con esattezza l'entità del problema accusato dal turco, che però rischia seriamente di non essere a disposizione alla ripresa.

    Non al meglio Correa, da valutare anche le condizioni di de Vrij, sostituito poco prima del 2-3 da Inzaghi: che, a questo punto, spera di limitare i danni per non compromettere i prossimi impegni.

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  • RIENTRI IMPORTANTI

    A dare una mano al tecnico piacentino saranno gli imminenti rientri dei lungodegenti Acerbi e Pavard, pronti a dare una mano in una difesa messa a dura prova dalle assenze nell'ultimo periodo.

    Due recuperi importanti, in grado di evitare una enorme sofferenza a una rosa fin troppo sollecitata dal punto di vista degli infortuni: perché per tornare 'cannibali' c'è bisogno di tutti, e Inzaghi lo sa benissimo.

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