E' un'altra Inter, quella che Simone Inzaghi è riuscito a far ripartire nelle ultime settimane, dopo un avvio di campionato e di stagione molto, molto difficile: i nerazzurri sono ufficialmente tornati.
Il successo contro la Salernitana non è solo importante dal punto di vista del risultato, quanto per quei segnali, tantissimi, che confermano quanto visto negli impegni passati, soprattutto in Champions League.
E' come se gli impegni europei contro il Barcellona abbiano trasmesso la giusta tranquillità a una squadra che di tranquillità fino a un mese fa ne aveva poca: anche ai singoli.
Lautaro Martinez, ad esempio, dopo essersi sbloccato al Camp Nou è tornato a segnare anche in campionato, con un destro che al quarto d'ora inganna Sape nel rimbalzo.
O Nicolò Barella, autore del raddoppio nella ripresa, su inserimento in area su azione verticale: il dribbling e la conclusione finale completano il quadro, dopo il lancio di Hakan Calhanoglu.
Ed eccolo, il tema principale: il turco ha cambiato l'Inter, senza troppi giri di parole: Inzaghi lo ha schierato regista, ancora una volta, e lui ha fatto tutto ciò che un regista deve fare. Imposta, dà sicurezza, offre geometrie.
Troppo poco, invece, per una Salernitana che ha pensato più a non prenderle che a creare difficoltà: i nerazzurri rialzano la testa, la formazione di Nicola torna alla sconfitta. La Serie A è viva.




