Inter-Roma, la serata di Lukaku: pochi palloni giocati, tanti fischi

C'erano diversi dubbi riguardo la questione fischietti che, ricordiamo, sono stati scelti dai tifosi nerazzurri come forma di protesta e dissenso nei confronti di Lukaku e che sono stati vietati dalla Questura di Milano alla vigilia di Inter-Roma.

Eppure, nel prepartita, fuori da San Siro gli stessi sono stati regolarmente distribuiti e portati dentro dalla tifoseria dell'Inter.

C'era anche grande attesa riguardo il momento dei saluti ufficiali di Romelu Lukaku con i suoi ex compagni: Lautaro Martinez è stato il primo, dopo il segnale degli arbitri.

Nessun tentennamento, almeno dalle immagini trasmesse in diretta, e partita del belga che ha avuto inizio senza particolari episodi.

Caso vuole che il primo pallone di gioco capiti alla Roma di José Mourinho, oggi squalificato e presente in tribuna stampa: e chi l'ha battuto?

Proprio Romelu Lukaku, che è stato travolto dal caos assordante di tutto San Siro. Si sentivano praticamente solo i fischietti, una costante, sin da quando il belga ha messo piede in campo.

Il primo tempo di Romelu Lukaku, comunque, è in linea con quanto prodotto dalla Roma: poco, in zona offensiva.

Con 12 palloni giocati è il calciatore di motivimento che ha toccato meno palloni del match, insieme a El Shaarawy.

"Non credo abbiano infastidito", ha spiegato Bryan Cristante a DAZN parlando dei fischietti della serata di San Siro.

La partita di Romelu Lukaku, in generale, non si è discostata molto dalla prestazione complessiva della Roma. Un po' anonimo, poco incisivo, contenuto molto bene. Sì, è stata la sua partita, dal punto di vista simbolico, ma non da quello calcistico.