Missione ottavi di finale compiuta per l'Inter: accesso tra le migliori sedici del Mondiale per Club come prima del girone e sfida ai brasiliani del Fluminense il prossimo 30 giugno. Eliminato il River Plate: l'altra squadra a staccare il pass è il Monterrey.
Tasso agonistico ai massimi livelli e metro altamente permissivo da parte dell'arbitro: a Seattle va in scena un match tipicamente 'sudamericano', coi giocatori di Gallardo a tratti indemoniati e autori di tackle al limite (e anche oltre) del consentito. L'enorme macchia biancorossa sugli spalti contribuisce a intiepidire la partenza dei nerazzurri, che però hanno la chance più ghiotta del primo tempo: Barella vede e serve Pio Esposito che di prima intenzione trova l'opposizione decisiva di Martinez Quarta, decisamente ispirato anche nella marcatura (a tratti troppo 'stretta') sul connazionale Lautaro.
L'Inter che rientra in campo nella ripresa è una squadra più sciolta dal punto di vista fisico, a differenza degli avversari che sentono le fatiche di un primo tempo giocato a mille: Lautaro centra il palo, poi spara addosso ad Armani che si salva come può. L'episodio svolta per l'Inter avviene al 65': errore in controllo di Martinez Quarta che finisce per stendere Mkhitaryan lanciato a rete, l'arbitro estrae il rosso per l'ex Fiorentina. L'uomo in più facilita il compito dell'Inter che sblocca col piazzato di Pio Esposito, la cui finta manda al bar Diaz. Il River si innervosisce e subisce anche il raddoppio di Bastoni nel recupero. Al triplice fischio è baraonda: espulso anche Montiel, Acuna rincorre Dumfries che, già ammonito, viene 'scortato' dai compagni negli spogliatoi.
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