A prescindere da come finirà col -15, la Juventus si prende a San Siro una vittoria di platino in ottica Europa, condannando l'Inter alla seconda sconfitta consecutiva che fa scivolare i nerazzurri al terzo posto dietro la Lazio.
La partita è sin da subito viva, accesa. Del resto non sarebbe Inter-Juve. Non sarebbe Inter-Juve neppure se non ci fossero le polemiche, che vengono giù a pioggia in occasione del goal di Kostic. Mano di Rabiot? O il movimento del suo braccio è consono? Il Var ci mette oltre 3 minuti a decidere che è tutto regolare, scatenando l'ira di San Siro e dei giocatori nerazzurri in campo. Se ne parlerà parecchio, questo è sicuro.
L'Inter prova a non pensarci e si getta in attacco nel secondo tempo. La Juve accetta la sfida e fa muro, ripartendo con grande intensità. Sono infatti i bianconeri ad avere le occasioni più ghiotte per raddoppiare, sprecando due-tre contropiedi potenzialmente letali. L'Inter ci mette tanto cuore ma poca ragione. La Juve ha invece la testa giusta per reggere fino alla fine. L'unica nota stonata è l'ennesimo problema per Chiesa, entrato e poi uscito dopo meno di 20 minuti per un problema alla gamba. Al triplice fischio è parapiglia in campo, con una mezza rissa che coinvolge anche le panchine e porta alle espulsioni di D'Ambrosio e Paredes.
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