Si è chiusa male, malissimo la stagione dell'Inter che dopo aver buttato via lo Scudetto perde in maniera clamorosa (per il risultato) la finale di Champions League contro il PSG.
Una debacle che fa riflettere su tutta la stagione nerazzurra, vissuta con un po' "troppo" coraggio, se si pensa al gesto delle tre dita di Simone Inzaghi, e condotta in maniera rivedibile.
Perché "dopo Istanbul c'è sempre..." qualcos'altro, e per l'Inter c'è stata un'umiliazione che va analizzata in termini di voti: non basta il carattere messo in finale di Francesco Acerbi e i goal di Lautaro Martinez, leader e capitano. Pesano, nell'annata nerazzurra, che va dalla Supercoppa alla Champions, passando per Coppa Italia e Scudetto. I troppi errori e la condizione di alcuni protagonisti, ombra di se stessi.




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