Stesso ruolo, diversa filosofia: da Onana a Sommer, come cambia il portiere dell'Inter

Una delle caratteristiche più interessanti che aveva Onana era la qualità nel gioco con i piedi. Oggi è cosa nota l'apprezzamento degli allenatori (e di Inzaghi in particolare) per i portieri che riescono ad affiancare al rendimento fra i pali la partecipazione alla costruzione del gioco.

In questo fondamentale, l'acquisto di Sommer è più che azzeccato: lo svizzero è noto per le sue abilità di palleggio, avendo anche giocato come terzino nel suo primissimo tratto di carriera.

Sommer arriverà all'Inter con un bagaglio d'esperienza importante, dopo le nove stagioni giocate in Germania fra Borussia Mönchengladbach e Bayern Monaco.

Anche Onana, al suo approdo a Milano, non era certo alle prime armi, ma i 34 anni e le quasi 400 partite fra Svizzera e Bundesliga che accompagneranno Sommer in nerazzurro sono un pedigree di grande rilevanza, che garantisce una certa continuità alla porta dell'Inter.

Per un leader che va, uno che viene. La sostituzione di Onana con Sommer non priverà l'Inter, anche in virtù della grande esperienza dello svizzero, di un profilo importante non solo dal punto di vista calcistico ma anche carismatico.

Sommer è stato una colonna praticamente ovunque è andato, vestendo anche la fascia da capitano di Basilea, Borussia e Svizzera.

Facile ipotizzare che possa esserlo anche all'Inter.

Molto diverso, invece, è l'aspetto caratteriale fra i due portieri. Come detto, sia Onana che Sommer sono due profili con doti da leader, carismatici prima che tecnici.

Tuttavia, l'ex Ajax ha sempre mostrato un temperamento vibrante, anche nel suo primissimo impatto a Manchester. Sommer, invece, si impone col silenzio, con la tranquillità e lo charme tipicamente svizzeri.