Dove può andare Insigne se torna in Serie A: Fiorentina, Como e Lazio in lizza

Le squadre che avrebbero messo nel mirino il fantasista partenopeo, secondo la 'Gazzetta dello Sport', sarebbero 3: la Fiorentina del conterraneo Palladino, il Como di Cesc Fabregas e - ultima in ordine di interessamento - la Lazio di Marco Baroni.

La prima società che ha allargato i propri radar fino in Canada è la Viola: Insigne, nel gioco dei toscani, si sposerebbe alla perfezione e consentirebbe all'ex tecnico del Monza di avere a disposizione una risorsa preziosissima da sfruttare a sinistra sulla linea dei trequartisti.

In quel ruolo stava facendo benissimo Bove, ma i problemi cardiaci lo hanno costretto a fermarsi aprendo una falla nello scacchiere tattico gigliato: Sottil sta dando tutto per dimostrare di essere da Fiorentina, Beltran è pronto a sacrificarsi, all'occorrenza ci sarebbero Parisi e Gosens, ma quella mattonella l'ex azzurro la conosce a meraviglia ed è lì che è esploso.

Insigne, dunque, in caso di approdo in Toscana potrebbe anche ritagliarsi un'importante veste da protagonista.

Lo stesso, immaginiamo, potrebbe accadere qualora Lorenzo finisse in riva al Lago. Insigne al Como farebbe le fortune di Fabregas, che nel suo 4-2-3-1 sulla piazzola mancina dalla cintola in su impiega abitualmente Fadera e per il versante avanzato ha preso Diao dal Betis, ma che con un ulteriore innesto di qualità ed esperienza alzerebbe l'asticella nella corsa ad una maglia.

Colui che sembra in procinto di lasciare la MLS, nel Lario, si candiderebbe di diritto ad un posto da titolare seppur chiamato a sgomitare con compagni di reparto più giovani e atleticamente freschi.

Dulcis in fundo, la suggestione Lazio. Anche qui il problema dal punto di vista tattico non si pone, in quanto Baroni predilige tre trequartisti alle spalle di una punta oppure un tridente. In entrambi i casi, sistemi offensivi congenialissimi a un Insigne cresciuto e salito in cattedra a Napoli proprio incastonato in tali trame.

Dettaglio di non poco conto però, che rischierebbe di far immaginare 'Il Magnifico' in panchina sulla sponda biancoceleste del Tevere, è la presenza di Mattia Zaccagni: tra i leader tecnici e certezza tattica, l'ex Verona difficilmente appare destinato a perdere il posto ma nel contempo incappa spesso in guai fisici: ragion per cui, rimpolpare la rosa con un alter ego di tutto rispetto come Insigne, alla Lazio non farebbe affatto male. Anzi.

Un figlio di Napoli nonché per tante stagioni capitano degli azzurri, infine, all'ombra del Vesuvio non può non alimentare interrogativi e fantasie: Insigne 'bis'?

La risposta è no. E non ce ne voglia chi se lo augura. Motivo? Kvaratskhelia, l'esplosione di Neres a sinistra e una carta d'identità non più floridissima che stonerebbe coi parametri del progetto De Laurentiis.

Poi si sa, il calciomercato è imprevedibile, ma ad oggi immaginare un ritorno di Insigne al Napoli somiglia più a fantacalcio che a qualcosa di concreto.