"Da qualche giorno mi aspetto un segnale dalle istituzioni del mondo del calcio perché non venga sottovalutato il tema e che la federazione prenda una posizione perché la giustizia sportiva non è un doppione di quella ordinaria. Ne ho parlato anche con i vertici federali. Non mi aspetto sanzioni, ma le norme federali e sportive prevedono che non ci siano rapporti, soprattutto di questo tipo, tra tesserati e delinquenti sotto forma di tifosi”, aveva sottolineato poco prima Abodi sull'inchiesta ultras.
Successivamente il Ministro dello Sport ha chiarito la sua posizione: "In merito all’inchiesta di Milano sulle curve di Milan e Inter, tengo a specificare che il ‘non mi aspetto sanzioni’ è riferito al fatto che sarà la giustizia ordinaria e sportiva, nella differenza dei ruoli e degli ordinamenti, a valutare i fatti emersi e quindi, eventualmente, a emettere provvedimenti e sentenze e a comminare sanzioni. Ribadisco che le norme federali prevedono che non ci siano rapporti impropri tra tesserati e tifosi, figuriamoci con i delinquenti. Le norme federali, come quelle dello Stato, si applicano sempre, ovunque e per tutti”.