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Ciro Immobile Lazio 2023-2024Getty Images

Immobile spiega l'addio alla Lazio: "Cose più grandi di me, ero caduto in un vortice"

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Ciro Immobile la scorsa estate ha deciso di voltare pagina, lasciando la Lazio per ripartire dal Besiktas.

Una scelta forte che oggi l'attaccante spiega ai microfoni di 'Sky Sport', svelando i reali motivi del suo addio ai biancocelesti.

Immobile a Roma era il capitano e l'idolo della Nord, un ruolo che forse è diventato troppo pesante in un momento delicato come quello vissuto nella scorsa stagione.

  • I MOTIVI DELL'ADDIO ALLA LAZIO DI IMMOBILE

    "Dopo l’addio di Sarri, ho vissuto un periodo davvero molto tosto. Da capitano mi sono accollato delle responsabilità che nemmeno pensavo di avere: non ero pronto e sono finito in un vortice più grande di me. E poi è chiaro: se non sei lucido di testa, le gambe non girano come dovrebbero e ti fai male, esattamente come mi è successo. Tutte queste cose mi hanno portato a decidere di lasciare e mi è stata molto di aiuto anche mia moglie Jessica: lei aveva visto un Ciro cambiato, io avevo capito di essere a fine di un ciclo. Unendo queste due cose, il risultato è stato questo“ spiega Immobile a 'Sky'.

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  • IL RAMMARICO DI IMMOBILE

    Immobile però ha un grande rammarico sul suo addio alla Lazio: "Quello di non aver salutato i tifosi. Come tutte le storie c’è un inizio e una fine: sarebbe stato bello poter condividere un bel finale insieme, non è detto che un addio non possa avvenire con un sorriso, con gioia. Sarebbe stato come un arrivederci tra due amici che prendono due strade diverse. Quello mi è rimasto sul groppone“.

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  • IL VIAGGIO VERSO LA TURCHIA

    Il bomber racconta anche il primo viaggio dall'Italia alla Turchia: "Ho avuto pensieri positivi: avevo entusiasmo nel dover affrontare questa nuova avventura, nel voler partire col piede giusto. La mia mente era proiettata a fare bene: mi piaceva il fatto di dover cambiare, ma allo stesso tempo ero un po’ spaventato dopo otto anni di Lazio. Ma alla fine avevo l’entusiasmo che hanno tutti quando cambiano squadra: avevo voglia, fame di ricominciare, di avere nuovi stimoli. Ero un po’ triste soprattutto perché avevo lasciato la mia famiglia in Italia. Mi serviva però un impatto così in Turchia: sono entrato, ho segnato due goal, sono stato nominato miglior giocatore della partita e ho alzato il trofeo".

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  • L'ESPERIENZA AL BESIKTAS

    Le cose a Istanbul stanno andando piuttosto bene per Immobile, che ha già segnato tredici goal in venti presenze: "Dall’azzurro celeste della Lazio al bianconero, il passaggio è stato particolare. Ma devo dire che mi piace: è una bella maglia. I tifosi della Lazio mi hanno amato alla follia e io ho amato loro allo stesso modo. Ma alla fine stava diventando quasi un amarsi per quanto fatto e non per quello che potevo ancora fare, e questo un po’ mi pesava. Nel calcio i giocatori che vanno avanti sono quelli che hanno più continuità, l’ho sempre pensato. Ora però in Turchia sto benissimo, questo stadio ti avvolge. Il campionato è di buon livello e sono venuto qui per continuare a fare quello che mi piace: divertirmi“.

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