Il Tottenham cerca un nuovo allenatore: da Thiago Motta a Frank e Iraola, tutte le opzioni per gli Spurs

Kieran McKenna recentemente è stato dato nel mirino di Tottenham, Manchester United, Chelsea e Brighton dopo aver riportato l'Ipswich Town in Premier League per la prima volta dal 2001-02, ma ha dato prova di grande lealtà firmando un nuovo contratto quadriennale con il suo club. Col senno di poi, McKenna potrebbe ora pentirsi di quella decisione, dato che il suo appeal è notevolmente diminuito a causa delle difficoltà dei Tractor Boys nella massima serie.

L'Ipswich ha vinto solo quattro delle 38 partite di campionato disputate nel campionato 2024-25 e la cosa si è tradotta in un immediato ritorno in Championship. McKenna ha fatto miracoli conquistando due promozioni consecutive nel Suffolk, ma il salto nella massima serie si è rivelato troppo grande per lui, e il Tottenham probabilmente tornerà a pensare a lui solo in futuro dopo che avrà acquisito maggiore esperienza.

La Juventus ha ingaggiato Thiago Motta la scorsa estate con il chiaro intento di puntare su un allenatore totalmente diverso da Massimiliano Allegri. Ha scelto un tecnico giovane, che propone idee moderne e che è dotato di una forte personalità. Ma l'ex stella del Barcellona e dell'Inter non è riuscito a mantenere le promesse, visto che i bianconeri che hanno continuato a giocare un calcio poco brillante ed ottenuto risultati che li avevano spinti fuori dalla zona Champions in campionato. Motta ha inevitabilmente pagato il prezzo più alto.

Tuttavia, ha solo 42 anni e ancora davanti a sé una brillante carriera da allenatore. Ha dimostrato le sue capacità guidando il Bologna alla conquista di un posto in Champions League con un budget ridotto nella stagione 2023-24. Secondo alcune indiscrezioni, Motta sarebbe ora nel mirino degli Spurs e, sebbene potrebbe essere rischioso puntare su un esordiente in Premier League, ci sono certamente opzioni peggiori.

Thomas Frank merita una chance in un grande club. È l'unica conclusione possibile che si può trarre dopo la stagione 2024-25 del Brentford, conclusasi con un piazzamento nella top 10 della Premier League, un risultato notevole considerando la partenza di Ivan Toney per l'Arabia Saudita la scorsa estate.

Frank ha trasformato i Bees in una squadra molto competitiva in negli ultimi quattro anni, guadagnandosi l'ammirazione generale per le sue capacità di gestione dei giocatori e la sua attenzione ai dettagli. Secondo alcune indiscrezioni, gli Spurs avrebbero inserito Frank nella rosa dei candidati per sostituire Postecoglou, ed è facile immaginare che il suo passaggio a Londra possa avvenire senza intoppi, anche grazie alla clausola rescissoria prevista dal contratto che lo lega al Brentford.

Brendan Rodgers ha vinto sette trofei durante la sua prima esperienza al Celtic e, dopo essere tornato a Glasgow nel giugno 2023, ha ripreso da dove aveva lasciato, conquistando double nella sua stagione di ritorno. Gli Hoops hanno vinto altri due trofei nel 2024-25, il tutto dopo la sorprendente qualificazione ai play-off della fase campionato della Champions League, dove sono stati battuti di misura dal Bayern Monaco.

Rodgers era in lizza per sostituire Postecoglou alla guida degli Spurs prima della sua nomina, e il suo nome è tornato a circolare ora che l'australiano se n'è andato, ma il 52enne ha ribadito di essere concentrato sul rafforzamento della rosa del Celtic. Il Tottenham potrebbe comunque fare un tentativo, visto che l'ex allenatore del Liverpool e del Leicester City ha tutta l'esperienza necessaria per riportare la squadra sulla strada giusta.

"Edin Terzic era una delle nostre alternative straniere. Durante la riunione, ha detto che si aspettava un accordo con il Tottenham", ha dichiarato il presidente del Besiktas Serdal Adali a dicembre, quando gli è stato chiesto se Terzic potesse unirsi al club turco dopo l'esonero di Giovanni van Bronckhorst. "Quel capitolo è chiuso". Queste dichiarazioni avevano suscitato molto scalpore all'epoca, visto che lasciavano intendere che l'ex allenatore del Borussia Dortmund Terzic avesse già avuto dei colloqui con il Tottenham.

Da allora non ci sono stati aggiornamenti definitivi, ma Terzic è ancora alla ricerca di una nuova panchina dalla quale ripartire dopo aver lasciato il Signal Iduna Park la scorsa estate e potrebbe essere tentato dall'idea di seguire le orme di Jurgen Klopp e Thomas Tuchel in Premier League.

Il tecnico tedesco è bravissimo nel far crescere talenti. Ha tirato fuori il meglio da Erling Haaland, Jadon Sancho e Jude Bellingham nel suo primo periodo a Dortmund, vincendo la DFB-Pokal e superando tutte le aspettative portando un'altra squadra molto giovane in finale di Champions League nel 2024.

Già ad aprile, si parlava di Marco Silva come di un candidato "concreto" per sostituire Postecoglou. Il portoghese è un tattico astuto che ama giocare con una linea alta e dà molta importanza alle azioni sulle fasce, una strategia che ha sicuramente dato i suoi frutti al Fulham, che ora è tornato a occupare a metà classifica della Premier League.

Silva non ha ottenuto grandi risultati nel suo precedente incarico all'Everton, ma ciò è stato in gran parte a fattori esterni. Ha lavorato duramente per ricostruire la sua reputazione al Craven Cottage. L'interesse del Tottenham è solo la giusta ricompensa per i suoi sforzi, e sarebbe affascinante vedere Silva alla guida di una grande squadra.

Anche in questo caso si parla di un allenatore che è già stato accostato al Tottenham, ed è facile capire perché. Il Bournemouth ha lottato per la qualificazione europea per gran parte della stagione 2024-25 grazie al suo lavoro. Ha proposto un calcio fatto di grande intensità che ha reso i Cherries una squadra in grado di competere con chiunque, come dimostrano le impressionanti vittorie contro Arsenal, Manchester City, Manchester United e Newcastle.

Il Bournemouth di Iraola è stata una delle squadre più divertenti da guardare in Premier League negli ultimi due anni, anche grazie alle sue scelte di mercato ben ponderate. Evanilson, Dean Huijsen, Justin Kluivert e Milos Kerkez sono stati tutti acquisti azzeccati e la sua abilità nel scoprire talenti potrebbe portarlo a fare ciò che a Postecoglou non è riuscito.

Sono passati sei anni da quando il Tottenham ha licenziato Mauricio Pochettino, ma l'affabile argentino ha aperto le porte a un clamoroso ritorno al club nel mese di marzo, dichiarando ai giornalisti: "Mi piacerebbe tornare un giorno. Sarà sempre un club speciale per me". È stata un'ammissione sorprendente, dato che Pochettino era diventato allenatore degli Stati Uniti solo quattro mesi prima, con l'obiettivo di trasformare la squadra a stelle e strisce in una vera contendente per la Coppa del Mondo in vista del prossimo Mondiale che si giocherà in Nord America nel 2026.

Tuttavia, Pochettino sa bene quanto sia irrealistico questo obiettivo. Si tratta di un altro incarico di alto profilo per l'ex allenatore del Chelsea e del Paris Saint-Germain, ma sembra più una soluzione temporanea, e non c'è dubbio sul fatto che abbia un conto in sospeso con il Tottenham.

Levy è stato troppo frettoloso nel licenziare Pochettino dopo il brutto inizio degli Spurs nella stagione 2019-20. Nei quattro anni precedenti aveva trasformato una squadra outsider in una vera contendente al titolo della Premier League ed aveva anche raggiunto la finale di Champions League. Da quando se n'è andato il Tottenham non si è nemmeno avvicinato a raggiungere gli stessi traguardi.

Sembra una scelta ovvia riportarlo indietro. L'unico intoppo è che gli Spurs dovrebbero pagare un ingente indennizzo per liberarlo dal suo contratto con la Federcalcio statunitense, e resta da vedere se Levy sarebbe disposto a fare un tale sacrificio finanziario (e ad ammettere di aver commesso un errore licenziandolo la prima volta). Il tecnico argentino, dal canto suo, ha definito "irrealistico" un ritorno al Tottenham in tempi brevi.