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Theo HernandezGetty Images

Il retroscena di Theo Hernandez sull'addio al Milan: "Se fossi rimasto mi avrebbero messo fuori rosa"

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Theo Hernandez, attuale terzino dell'Al-Hilal in Arabia, ha rilasciato un'intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport nel corso della quale ha ripercorso fatti e dinamiche che l'hanno portato a lasciare il Milan in estate.

Un addio per certi versi doloroso e che l'ha poi spinto ad accettare il progetto tecnico saudita griffato da Simone Inzaghi, suo avversario sportivo in tanti derby di Milano.

Di seguito ecco le dichiarazioni del terzino francese.

  • L'INCONTRO COL MILAN

    "Sì, prima della partita col Napoli. Quando andai via non riuscii ad abbracciarli tutti come avrei voluto. Mi dispiace che abbiano perso. Ho detto "bravo" a Bartesaghi, che si merita tutto, e abbracciato Modric, con cui ho giocato a Madrid. Un genio: è di un altro livello. I dirigenti? Ho visto Allegri, Tare e Ibra. Furlani non si è fatto vedere".

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  • "VOLEVO RESTARE"

    "Non sarei mai andato via, la mia priorità era restare. Il no al Como? Il mio agente non me ne ha mai parlato. Dicevano che avessi chiesto cifre esorbitanti perché spingevo per la cessione. Tutto falso".

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  • "MILAN CAMBIATO CON L'ADDIO DI MALDINI"

    "Il post d'addio? E' la verità. Quando sono arrivato c'erano Boban, Massara e Maldini, il mio idolo. Ibra è un top, ma dopo Paolo è cambiato tutto in peggio".

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  • LE CRITICHE DEI TIFOSI

    "Mi hanno fatto molto male. So che ho commesso errori, come le espulsioni con Fiorentina e Feyenoord, ma siamo umani. Non ero sereno mentalmente e avrei potuto fare meglio, ma i tifosi sanno chi è stato Theo al Milan. Si è parlato di presunte aggressioni? Finalmente ho l'opportunità di parlarne: c'è chi vuole rovinarti la vita e la carriera. Sono stato male nel leggere certe cose, ma la mia famiglia sa che non è vero".

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  • IL FAMOSO 'COOLING BREAK' DI LAZIO-MILAN

    "E' stato ingigantito. Io e Leao eravamo appena entrati e siamo rimasti lì. Dicevano che non avessimo un bel rapporto con gli allenatori, ma non era vero. Io andavo d'accordo anche con Conceicao. Lui era autoritario, ma la gente parla a vanvera".

  • "SE RESTI VAI FUORI ROSA"

    "Abbandonato dal Milan? Avrei meritato un trattamento migliore. Non me l'aspettavo. Alcuni compagni mi spingevano a restare ma quando un dirigente ti chiama e ti dice: "Se resti ti mettiamo fuori rosa", io che cosa posso fare? Cerco altro. Quante volte sono stato vicino a lasciare il Milan? Al mio agente ho sempre detto di non dirmi nulla, in Italia avrei giocato solo nel Milan".

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  • IL PRIMO INCONTRO CON MALDINI

    "Il giorno in cui mi ha chiamato per incontrarci è stato il più bello della mia vita sportiva. Mi raggiunse a Ibiza e parlammo di fronte a un’aranciata. Non volevo crederci. Se sono diventato ciò che sono, e anche il difensore del Milan con più goal, è grazie a lui. Tuttora siamo sempre in contatto. La sua maglia con dedica mi emoziona: “Theo, il mio degno erede”".


  • L'ADDIO DI MALDINI

    "Mi sono sentito spaesato. L’anno scorso io e Calabria ci presentammo a Milanello con la maglia di Paolo, a qualcuno non andò bene. Hanno strappato una bandiera per nulla. A parte Ibra, la mancanza di milanismo di sente". 


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  • IBRA COME COMPAGNO

    "In allenamento ci massacrava. Per il nostro bene".


  • PIOLI

    "Dopo quel ko a Bergamo per 5-0 ci rivoltò come un calzino. Ricordo i suoi discorsi e la sua calma. Lo scudetto del 2022 è nato lì, con quella sconfitta. Eravamo una famiglia, sono stati anni magici, irripetibili, da batticuore. E pensare che con Giampaolo all’inizio non giocavo quasi mai… ma vabbé, ero appena arrivato".


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  • IL GOAL PIU' BELLO

    "Quello in Milan-Atalanta 2-0, l’anno dello scudetto. Un coast to coast di 90 metri. I tifosi me ne parlano ancora: istinto puro".


  • LEAO E MAIGNAN

    "Leao è fortissimo, ma ogni tanto ha la testa non si sa dove. In quegli anni io e lui, lì sulla sinistra, abbiamo fatto male a tutti, infatti non lo vedo bene come punta. Maignan rinnoverà? Ha una situazione simile alla mia, e non è finita bene".



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  • "ERO IL MIGLIOR TERZINO IN SERIE A"

    "Io il migliore terzino in Serie A? Sì. Oggi in Europa mi piace Nuno Mendes".

  • SE IL MILAN VINCE LO SCUDETTO?

    "Se il Milan vincesse lo Scudetto festeggerei in mezzo ai tifosi. Tornare? Ora voglio vincere con l'Al-Hilal. Ma finché ci sono certe persone non torno".


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