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Lamine Yamal Ousmane DembeleGOAL/Getty

Il Pallone d’Oro va a Dembélé, il padre di Yamal non la prende benissimo: “Un danno morale, Lamine è il più grande”

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L’edizione 2025 del Pallone d’Oro è andata ufficialmente in archivio.

Come da molti immaginato nel corso degli ultimi mesi, a trionfare è stato l’attaccante del PSG campione d’Europa, Ousmane Dembélé, che si è imposto su Lamine Yamal ed il compagno di squadra Vitinha, che si sono rispettivamente piazzati secondo e terzo.

Nelle ore che hanno preceduto la consegna dell’ambito riconoscimento, si è parlato di un possibile testa a testa tra lo stesso Dembélé ed il gioiello del Barcellona, tuttavia alla fine tutto è andato secondo pronostico.

Il padre di Lamine Yamal, Mounir Nasraoui, in un’intervista rilasciata a ‘El Chiringuito’ dopo la cerimonia che si è svolta a Parigi, non ha nascosto la sua delusione.

  • “UN DANNO MORALE”

    “Io penso che Lamine sia stato il più grande. Non parlerei di furto, ma di un danno morale causato ad un essere umano e questo perché credo che Lamine Yamal sia di gran lunga il miglior giocatore dal mondo”.

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  • “LAMINE NON HA RIVALI”

    “Non parlo così perché è mio figlio, ma perché è il miglior giocatore al mondo. Lamine Yamal è di gran lunga colui che fa la differenza. Penso che non ci siano rivali, Lamine Yamal è Lamine Yamal”.

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  • “QUALCOSA DI MOLTO STRANO”

    “Bisogna dire che qui è successo qualcosa di molto strano. L’anno prossimo sarà nostre. L’anno prossimo il Pallone d’Oro sarà spagnolo”.

  • PER LA SECONDA VOLTA IN CLASSIFICA

    Nonostante abbia solo 18 anni, Lamine Yamal è già entrato per due volte nella classifica dei finalisti del Pallone d’Oro.

    Nel 2024 infatti, si era classificato ottavo e, anche in quella occasione era da molti considerato uno dei grandi favoriti.

    La stella del Barcellona, nelle due ultime cerimonie del Pallone d’Oro, ha vinto il Trofeo Kopa, ovvero il riconoscimento che viene assegnato al miglior Under 21 del pianeta, diventando il primo giocatore di sempre a riuscire nell’impresa di vincere per una seconda volta il premio. 

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