Il Palermo passa al City Football Group: quale futuro per i rosanero?

City Football Group è una holding fondata nel 2013 da Khaldun al-Mubarak e Mansour, i due imprenditori degli Emirati Arabi che hanno cambiato la storia calcistica del Manchester City.

Il primo club acquistato dal City Football Group fu appunto il Manchester City, del quale Mansour e Mubarak rilevarono subito il 100% nel 2008. Nel 2013 i due decisero di fondare la holding subito prima di acquistare il New York City FC, squadra nella quale riuscirono in poco tempo a portare calciatori del calibro di David Villa e Frank Lampard. L'anno successivo, nel 2014, fu il turno di Melbourne City in Australia e Yokohama Marinos in Giappone, mentre nel 2017 sbarcarono in Sudamerica rilevando il 100% del Montevideo City Torque in Uruguay, ma anche in Spagna, rilevando il 44% del Girona.

Sichuan Jiuniu in Cina, Lommel in Belgio e Troyes in Francia sono state le acquisizioni più recenti che hanno preceduto, appunto, quella dell'80% delle quote del Palermo.

Il City Football Group rileva l'80% del club rosanero per una cifra vicina ai 13 milioni di euro, lasciando il 20% in mano a Dario Mirri, presidente che rilevò la squadra della città dopo il fallimento per riportarla fino alla Serie B attraverso due promozioni, l'ultima avvenuta il 12 giugno dopo la vittoria dei playoff contro il Padova.

Il nuovo direttore generale del club sarà con ogni probabilità Giovanni Gardini (ex Lazio e Inter), ma anche Rinaldo Sagramola potrebbe rimanere in società. Anche il tecnico Silvio Baldini dovrebbe rimanere, mentre l'attuale ds Renzo Castagnini è già al lavoro per costruire la rosa 2022-2023, in attesa di input da parte della nuova proprietà.

Tra le priorità della nuova proprietà c'è anche quella di modernizzare l'impianto che ospita le partite casalinghe del Palermo e cioè il Renzo Barbera (capienza 36.000 posti) per trasformarlo in una risorsa economica fondamentale per il club.