Il Napoli può cambiare stadio: lavori al Maradona, dove giocherebbero gli azzurri

Uno degli interventi assolutamente necessari per ottenere l'ok dell'UEFA in vista di Euro 2032 sarebbe l'eliminazione della pista d'atletica che ancora separa il pubblico dal terreno di gioco.

Il progetto, in tal senso, sarebbe da mesi sulla scrivania di De Laurentiis ma ancora non è stato presentato al Comune.

Anche perché il presidente vorrebbe che prima lo stadio fosse totalmente dedicato al calcio e per questo spera di ottenere l'impianto in concessione dallo stesso Comune.

Nel caso in cui i lavori dovessero davvero partire, non è escluso che il Napoli decida di giocare le sue partite casalinghe in un altro stadio. Ma quale?

Le opzioni già pronte sono quelle di Bari e Palermo, città distanti ma con impianti in possesso della necessaria licenza UEFA oltre che con una capienza superiore ai 30 mila spettatori.

Gli stadi di Benevento ed Avellino, invece, dovrebbero subire a loro volta dei lavori per aumentare la capienza e poi ottenere la licenza UEFA.

Mentre all'Arechi di Salerno sono già in programma importanti lavori di ristrutturazione, simili a quelli che servirebbero al 'Maradona'.

Alla fine, quindi, il Napoli potrebbe anche seguire l'esempio dell'Atalanta che durante i lavori al 'Gewiss Stadium' ha comunque continuato a giocare nel suo stadio, seppure con una capienza nettamente ridotta e dunque senza il sostegno di gran parte del suo pubblico.

Lasciare totalmente libero il 'Maradona', però, velocizzerebbe i lavori di ristrutturazione e permetterebbe al Napoli di avere uno stadio moderno in linea con gli standard europei nel più breve tempo possibile.