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Theo Hernandez Leao MilanGOAL

Il Milan gira intorno a Theo Hernandez e Leao: Conceiçao ha già capito che non può farne a meno

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Il deludente pareggio casalingo contro il Cagliari aveva fatto storcere il naso, subito raddrizzato da una vittoria ottenuta col solito canovaccio, ovvero la rimonta: nel Milan, tornato a sorridere in campionato, hanno di nuovo brillato le stelle di Theo Hernandez e Rafael Leao.

I due, tanto chiacchierati prima dell'arrivo in panchina di Conceiçao, hanno sbrogliato la matassa in quel di Como: prima con un tiro 'sporco' del francese, poi col tocco morbido dell'ex Lille a superare Butez per il definitivo 1-2 rossonero.


La 'Theao', insomma, ha ripreso a macinare gioco e goal dopo un periodo di appannamento: a differenza di Fonseca, che non si faceva problemi a rinunciare a entrambi anche contemporaneamente, Conceiçao sembra non poter proprio fare a meno dei due.

  • I PILASTRI DI CONCEICAO

    In queste prime quattro uscite alla guida del Milan, Sergio Conceiçao ha già lanciato un segnale forte e chiaro ai naviganti: Hernandez e Leao sono due punti fermi e imprescindibili del suo undici rossonero ideale.

    Fatta eccezione per la sfida con la Juventus in Supercoppa Italiana (saltata dal portoghese per infortunio), i due sono sempre scesi in campo dal 1' per rimanerci fino al triplice fischio o comunque a ridosso, a dimostrazione dello status di punti fermi che fino a poco tempo fa sembrava essere svanito.

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  • "PRIMA NON METTEVAMO OGNI ENERGIA"

    Un cambio di passo netto rispetto alla breve era Fonseca, sottolineato anche da Leao che, dopo i tre punti conquistati al 'Sinigaglia', ha posto il punto sulle differenze tra il Milan attuale e quello precedente alla firma di Conceiçao.

    "Una vittoria di squadra. Prima di Conceiçao non mettevamo ogni energia in campo".

    Gli ha fatto eco anche Hernandez, più intento a sottolineare la metamorfosi andata in scena tra una prima frazione insufficiente e una ripresa all'altezza del Milan.

    "Troppo molli nel primo tempo, poi nella ripresa c'è stata più intensità".

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  • HERNANDEZ HA SUPERATO MALDINI

    Una serata ancor più speciale per il francese, diventato ufficialmente il difensore capace di realizzare più reti in campionato nella storia del Milan.

    Ora sono trenta, una in più rispetto a una leggenda assoluta come Paolo Maldini: un motivo ulteriore per guardare con maggiore fiducia al futuro e scrollarsi di dosso le scorie negative del recente passato.

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  • DALLA PANCHINA AI GOAL

    Sono lontani, insomma, i tempi in cui sia Theo Hernandez che Rafael Leao partivano dalla panchina per poi subentrare o addirittura restare inutilizzati: una pratica messa in atto da Fonseca, che durante il suo interregno ha spesso e volentieri rinunciato alle qualità tecniche dei due.

    Clamorosa fu la doppia esclusione dell'Olimpico in occasione di Lazio-Milan, quando sia Hernandez che Leao partirono dalla panchina per poi dare il proprio contributo nella ripresa e finire nell'occhio del ciclone per l'atteggiamento mostrato durante il cooling break, rimanendo in disparte rispetto al resto dei compagni.

    Una scena a cui, molto probabilmente, con Conceiçao non avremo modo di assistere: almeno a giudicare dalla centralità che l'ex Porto ha affidato fin dal primo momento ai due ex 'scontenti'.

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