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Conte LukakuGetty Images

Il fattore Conte ha stravolto il Napoli: meno bello e più pratico, gli azzurri ora hanno fame

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Chi ferma il Napoli di Antonio Conte? La trasferta di Bergamo regala agli azzurri tre punti pesantissimi e una certezza: lo Scudetto è molto più di un sogno.

Con ancora nella mente il pesantissimo 0-3 subito in casa contro l'Atalanta solo un paio di mesi fa, gli uomini di Conte hanno letteralmente addentato la partita senza mollarla mai.

Neppure lo svantaggio iniziale ed il momentaneo 2-2 hanno scalfito questo Napoli, che ha saputo soffrire, lottare e alla fine vincere. Ovvero l'unica cosa che conta da sempre per il suo allenatore.

Una prestazione da grande squadra che non può e non deve nascondersi. L'obiettivo è lo Scudetto. E anche le parole di Conte sul mercato a fine partita lo hanno confermato.


  • UNA VITTORIA DA GRANDE

    La sfida di sabato sera al 'Gewiss Stadium', nonostante le dichiarazioni rilasciate alla vigilia da Gasperini e Conte, era uno scontro diretto con vista tricolore.

    Certo, l'Inter è molto più di un terzo incomodo nella corsa Scudetto, ma Atalanta e Napoli ci sono. E ci saranno probabilmente fino al traguardo.

    La partita è stata bellissima, combattuta e aperta ad ogni risultato. Ma se alla fine l'ha vinta il Napoli non è stato certo un caso.

    La squadra di Conte ha sofferto all'inizio, poi l'ha ribaltata e quindi ha di nuovo incassato i ganci dell'Atalanta prima di assestare il colpo del k.o. con l'uomo più discusso: Romelu Lukaku.

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  • MENO BELLO, MOLTO PRATICO: IL NAPOLI HA CAMBIATO PELLE

    L'esultanza sfrenata di Conte dopo il goal del suo bomber è il manifesto di quanto l'allenatore creda nella concreta possibilità di tornare campioni d'Italia.

    Conte, d'altronde, ha forgiato questa squadra a sua immagine e somiglianza fin dalla scorsa estate. Ed è stato assecondato in ogni singola mossa dalla società.

    Perché se è vero che, come ha sottolineato il tecnico, rispetto al Napoli dello Scudetto non ci sono più Kim, Zielinski, Kvaratskhelia e Osimhen, è altrettanto vero che sono arrivati tutti i giocatori da lui richiesti espressamente.

    Primi tra tutti Alessandro Buongiorno (attualmente ai box per infortunio ma prossimo al rientro), Scott McTominay e soprattutto Romelu Lukaku. Ovvero l'uomo col quale Conte andrebbe anche in guerra. Per citare lo stesso allenatore leccese.

    Il nuovo Napoli forse sarà meno bello rispetto a quelli di Sarri e Spalletti, ma di certo è cinico come poche altre volte nella sua storia.

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  • IL MANIFESTO DI CONTE: PUNTARE AL MASSIMO

    In estate Conte aveva fatto di tutto per trattenere Kvaratskhelia, ma la crescita di Neres lo ha probabilmente convinto che il georgiano non fosse più così indispensabile per portare il Napoli verso lo Scudetto.

    Allo stesso tempo il tecnico si aspetta che adesso la società sostituisca Kvara ma, dopo la vittoria di Bergamo, ha lanciato un messaggio chiarissimo:

    "Se dovessero chiedermi qualcosa, però dirò il mio pensiero quando si tratta di giovani di prospettiva, prospettiva per fare cosa. Non ho capito che prendiamo un giocatore della primavera per… dico se si deve fare qualcosa si deve fare nella maniera giusta, altrimenti non facciamo ridere le persone. Vedo che ogni cosa che viene fatta viene data un'enfasi, che arrivano i giocatori Scudetto per me, quindi se le cose devono essere fatte devono essere fatte come Dio comanda, altrimenti rimaniamo con questi ragazzi, l'ho detto già prima, e andiamo avanti. Anche perché è andato via un grande giocatore, non è andato via uno di retroguardia" .

    Mai accontentarsi, insomma, in campo e fuori. Parole che devono essere particolarmente piaciute ai tifosi del Napoli, forse anche per questo il nome di Conte è stato uno dei più acclamati al rientro a Capodichino dopo la vittoria di Bergamo.

  • IL CALENDARIO: JUVE, ROMA, LAZIO E INTER IN 40 GIORNI

    Nel calcio, come nella vita, gli esami non finiscono mai. Così per il Napoli è già tempo di archiviare il successo contro l'Atalanta e preparare la prossima sfida.

    Sabato al 'Maradona' arriva la Juventus di Thiago Motta, ovvero una delle poche squadre che sono fin qui riuscite a fermare gli azzurri sul pareggio.

    Poi due trasferte all'Olimpico, contro Roma e Lazio, con in mezzo la gara contro l'Udinese. Quindi l'impegno sul campo del Como prima di quella che potrebbe davvero essere la sfida Scudetto a inizio marzo, quando al 'Maradona' sbarcherà l'Inter.

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