Il dream team del Manchester United: non c'è posto per Scholes e Giggs

Probabilmente il miglior portiere di tutti i tempi, Schmeichel è stato un pioniere, con il suo stile a braccia aperte quando si trovava in uno contro uno con gli avversari e con i suoi lunghissimi rinvii che davano spesso il là a letali ripartenze dello United.

Il nazionale danese, che ha giocato all'Old Trafford per otto stagioni dopo essere arrivato dal Brondby nel 1991, era dominante anche sulle palle alte.

Al top della forma, era praticamente imbattibile ha chiuso la sua avventura a Manchester in grande stile, guidando lo United alla vittoria della finale di Champions League con la fascia di capitano al braccio, in assenza dello squalificato Roy Keane.

Promosso in prima squadra dall'Academy nel 1992, Neville è stato un elemento di riferimento sulla fascia destra, zona di campo che condivideva con un certo David Beckham.

Veloce, coraggioso e aggessivo, era un terzino completo.

Ferguson ha avuto alcuni dei più grandi difensori centrali dell'era moderna nelle suoi anni trionfali allo United.

Steve Bruce e Gary Pallister hanno formato una coppia formidabile, Jaap Stam era un muro, mentre Ferdinand e Nemanja Vidic hanno raggiunto un'intesa incredibile.

Probabilmente Stam è stato il centrale più completo dell'era Ferguson – ma il tempismo, l'equilibrio e il senso della posizione di Ferdinand gli valgono un posto tra i top.

Probabilmente avrebbe potuto essere inserito ovunque in questo dream team, ma una cosa è certa, nessun grande Top XI sarebbe completo senza di lui.

Coloro che hanno giocato con o contro Edwards concordano sul fatto che sarebbe potuto diventare il miglior calciatore di tutti i tempi se solo non fosse tragicamente morto dopo l'incidente aereo di Monaco.

Un giocatore completo, forte sia fisicamente che dotato di una tecnica sopraffina.

Irwin, dalla sua, aveva il fatto di sapere calciare perfettamente con entrambi i piedi e le sua abilità sui calci piazzati hanno garantito goal importanti nell'economia di una squadra capace di vincere due Double e un Treble.

Acquistato dall'Oldham per sole 625.000 sterline, si è rivelato uno dei migliori affari di sempre nella storia del calcio.

Una leggenda per il club e per l'Inghilerra. Bobby Charlton ha vinto tutto.

Sopravvissuto all'incidente aereo di Monaco, ha trascinato l'Inghilterra alla vittoria dei Mondiali nel 1966 e due anni dopo ha vinto la Coppa dei Campioni con il Manchester United.

Vincitore di un pallone d'oro, era un centrocampista con una media realizzativa spaventosa, grazie alle sua grandi doti di tiratore da fuori.

Ha segnato 249 goal in 758 presenze con i Red Devils.

Il prototipo perfetto del centrocampista box-to-box che i tifosi dello United ricordino.

Serviva qualcuno per colmare il vuoto lasciato da Bryan Robson e Keane ha colto la sua eredità lottando sempre come un guerriero in campo.

La sua prestazione contro la Juventus a Torino è stato il momento clou con la maglia dello United, quando ha guidato i Red Devils verso la finale di Champions League nel 1999, nonostante sapesse che avrebbe saltato la partita per squalifica.

Che lo United non sia mai riuscito a sostituirlo, a circa 17 anni dalla sua partenza, dice tutto sulla sua influenza.

Soprannominato Capitan Marvel, Robson è stato la guida dello United prima che iniziasse il dominio dei rivali del Liverpool.

Avrebbe voluto lottare per i titoli, ma si è ritrovato a dover sorreggere la baracca in tempi difficili, segnando, con gli assist e con i tackle.

Ha vinto due trofei nell’ultima fase della sua carriera, quando era già molto meno protagonista.

Semplicemente ‘The Best’ per tutti i tifosi dello United, i suoi dribbling hanno causato più di un mal di testa.

Se non fosse stato per i suoi eccessi fuori dal campo, sarebbe stato forse considerato al pari dei top di sempre. Invece a volte viene ricordato come incompiuto.

Rimane una delle figure più iconiche di sempre.

Il Re di Old Trafford prima di Cantona. Un attaccante spettacolare, letale, che fece parte della squadra di Busby dopo la tragedia aerea di Monaco, guidò lo United sul tetto d’Europa. 

Mancò la finale del 1968 per infortunio, ma i suoi goal furono decisivi nel percorso.

Ha segnato 237 goal in 404 presenze e ha due statue dedicate a lui all’Old Trafford.

Sarebbe nella top XI di sempre di Manchester United e Real Madrid. E questo dice tutto.

Gli anni migliori di Ronaldo sono stati lontano da Old Trafford, ma a Manchester è stato l’uomo chiave dell’ultimo ciclo Ferguson. 

Tre titoli, la Champions League, poi il Real, record su record. Che altro aggiungere?