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Campobasso in D, Rizzetta a GOAL: "Wrexham italiano? Più rischi, rappresentiamo i meno fortunati"

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Legami. Quelli indissolubili. Un’eredità trasmessa di generazione in generazione. Radici che ti uniscono ad una terra lontano geograficamente ma molto più vicina dal punto di vista emozionale e sentimentale.

Per Matt Rizzetta oggi è un giorno davvero speciale. Il fondatore e numero uno di North Sixth Group si gode la promozione in Serie D del Campobasso, la squadra di cui ha acquistato la maggioranza delle quote e ha assunto il ruolo di presidente il 20 dicembre 2022.

Grazie al successo sulla Turris, il club rossonero conquista il primo posto nel Girone A di Eccellenza molisana e di diritto un posto nel prossimo campionato dilettantistico.

Un legame di sangue e molto più di una semplice questione di business. Il presidente Matt Rizzetta ha raccontato in esclusiva a GOAL la relazione fortissima con la città molisana:

“I miei nonni sono immigrati a New York da un paesino a circa un'ora e mezza da Campobasso. Insieme ai miei genitori, hanno avuto una grande influenza su di me. Quando ho avviato la mia prima attività, l'ho chiamata come la strada in cui sono immigrati quando sono venuti dall'Italia. Campobasso mi ricorda i miei nonni. È una città di grandi lavoratori che spesso vengono trascurati e non ricevono mai nulla nella vita ma che hanno un'incredibile perseveranza e passione”.

Origini italiane e nella fattispecie molisane hanno spinto Rizzetta, lo scorso dicembre, a realizzare il sogno di acquistare il Campobasso e iniziare una scalata verso i vertici del calcio italiano.

Il numero uno sogna in grande e si gode quella che per lui rappresenta solo la prima tappa di un lungo percorso all’insegna dell’ambizione e della voglia di regalare gioia alla gente attraverso il calcio, uno dei più grandi motori in tema di riscatto sociale.

  • Matt Rizzetta 2023GOAL

    LA PASSIONE DI SEMPRE

    Il calcio e l’Italia. Il trait d’union tra Matt Rizzetta e il Belpaese è stato quel pallone che rotola. Un modo per restare in contatto con il Paese d’origine, quello che ha dato i natali ai suoi nonni e ai suoi genitori.

    La caratura internazionale della Serie A a cavallo tra gli anni ’90 e i primi anni del 2000 hanno completato l’opera. Un calcio che attirava anche giovani oltreoceano, proprio come il presidente del Campobasso, che crescendo ha coltivato la passione per il campionato italiano.

    Il calcio italiano è stato una parte importante della mia infanzia. Sono cresciuto guardando le partite con mio nonno nell'età d'oro della Serie A, quando l'Italia aveva grandi club come il Napoli, il Milan, la Sampdoria e la Juventus. Nessuno sapeva nemmeno che la Premier League esistesse a quei tempi perché il calcio italiano era di gran lunga superiore”. 

    Il rapporto con l’Italia è cresciuto col passare del tempo con Matt che oggi si ritaglia del tempo da trascorrere proprio nel Belpaese.

    “Vengo in Italia per 2 o 3 volte durante l'anno per trascorrere del tempo in compagnia del nostro staff e dare il mio supporto alla squadra. Faccio del mio meglio per essere parte attiva della comunità locale. Per questo siamo costantemente impegnati in vari eventi e iniziative per i tifosi. Amo stare in Italia perché mi fa sentire legato alle mie radici e mi tiene con i piedi per terra”.

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  • Campobasso 2023GOAL

    L’OPPORTUNITÀ, I VALORI E IL ‘MOLISE NON ESISTE’

    A dicembre scorso, Matt Rizzetta ha coronato il suo sogno di acquistare il Campobasso. Non una squadra come le altre ma quella della sua terra d’origine, dei suoi nonni e i suoi genitori.

    “È sempre stato un mio sogno possedere una squadra di calcio italiana. Avevo promesso che un giorno, se avessi avuto i mezzi per farlo, mi sarebbe piaciuto portare un club piccolo nelle massime serie del calcio italiano. Campobasso è stata una scelta naturale perché rappresenta tutte le cose che sono davvero importanti per me: il duro lavoro, il sacrificio e la passione. Campobasso è la quintessenza della storia dei perdenti”.

    Oltre al legame familiare con questa terra, curiosamente tra le motivazioni che hanno spinto Matt Rizzetta ad acquistare il Campobasso ce n’è anche un altro, ovvero la scherzosa diceria che sostiene che ‘il Molise non esiste’.

    “Questo aspetto ha assunto un peso importante nella nostra decisione di investire a Campobasso - ci spiega il fondatore di North Sixth Group -. È un luogo dimenticato, che viene trascurato, all'ombra delle città più grandi che lo circondano, come Roma e Napoli. Tuttavia ha un grande potenziale. Si trova in una delle regioni più belle d'Italia, con splendidi paesaggi costieri a est e montagne mozzafiato a ovest. C'è anche una massiccia popolazione molisana in Nord America e la nostra strategia aziendale è fortemente incentrata sull'esportazione del brand del Campobasso a livello internazionale. Di conseguenza questa scelta ha assolutamente senso per noi”.

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  • Campobasso 2023GOAL

    LA STORIA, I TIFOSI E LA PROMOZIONE

    Quella del Campobasso è la storia di un club fondato nel 1919 e che in oltre 100 anni non è mai riuscito a realizzare il sogno di giocare in Serie A.

    Il punto più alto è rappresentato dai cinque anni in Serie B, in cui la formazione molisana - guidata dal presidente Antonio Molinari - disputa gli spareggi con il Taranto e la Lazio e batte la Juventus di Boniek e Platini per 1-0 nel nuovo stadio Romagnoli, inaugurato proprio in quegli anni.

    “Prima di investire nel Campobasso, abbiamo studiato la storia del club. Il Campobasso ha una storia ricca, fatta di vittorie e pareggi contro Juventus, Milan, Lazio e molti altri club prestigiosi. L'idea di riportare il club a grandi livelli è per me un motore e una grande fonte di motivazione”.

    Oggi Matt Rizzetta si gode il traguardo della promozione in Serie D da protagonista. Una pagina di storia del Campobasso scritta da presidente del club.

    “È surreale. Abbiamo messo su questa squadra 10 giorni prima dell'inizio della stagione e tutti i pronostici non ci vedevano favoriti. Vedere le cose andare come sono andate, vincere il campionato e ottenere una promozione è davvero incredibile. Abbiamo rilevato il club con una visione a lungo termine per portare il Campobasso ai massimi livelli del calcio italiano, ma conquistare la nostra prima promozione nel nostro primo anno alla guida del club è un sogno che si avvera”.

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  • TRA BUSINESS E CAMPO

    Molto più di una squadra di calcio. Oggi i club rappresentano dei veri e propri brand che si muovono a 360 gradi e che curano minuziosamente i settori della comunicazione e del marketing per espandersi.

    Un aspetto molto importante, come sottolinea lo stesso Rizzetta, uno che da anni lavora proprio nel settore dei media:

    “Questa è una componente fondamentale per il nostro successo. I club di calcio sono piattaforme multimediali incredibilmente potenti che forniscono un palcoscenico per la narrazione e creano connessioni uniche, a differenza di qualsiasi altra piattaforma. Nella nostra visione il Campobasso è il brand che rappresentare gli immigrati, gli sfavoriti e tutte le persone che sono state meno fortunate nelle loro vite. Siamo il club perfetto per rappresentare questa comunità”. 

    Il contatto con i tifosi resta un aspetto fondamentale nella gestione di un club. Matt Rizzetta non ha dubbi su questa questione e rivela il suo pensiero:

    “Quando abbiamo investito per la prima volta nel calcio italiano, eravamo inesperti e abbiamo permesso alla pressione dei tifosi di influenzare le nostre decisioni. Oggi, invece, abbiamo imparato a rispettare i tifosi e a prendere sul serio le loro idee, ma operiamo in modo indipendente e ci assicuriamo che le nostre decisioni non siano in alcun modo influenzate da pressioni esterne”. 

     Uno degli aspetti più importanti è senza dubbio la divisione dei compiti e la gestione a 360 gradi della società. Rizzetta sottolinea quanto sia importante lasciare le decisioni legate al campo allo staff tecnico:

     "È proprio l’aspetto che eccita la proprietà di un club di calcio. La costruzione da zero della rosa, , creare uno staff e seguire la crescita della tua squadra nel corso della stagione. Io mi assicuro di avere l'ultima parola su tutte le decisioni che vengono prese dal lato sportivo, ma ci fidiamo implicitamente del nostro personale e lasciamo che operino liberamente senza essere troppo coinvolti. Sono loro gli esperti del lato sportivo, e noi facciamo del nostro meglio per evitare di cadere nella trappola in cui cadono molti proprietari di pensare che sappiamo qualcosa delle decisioni tecniche semplicemente perché siamo i proprietari del club”.

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  • Dirigenza Campobasso 2023GOAL

    IL PARAGONE CON IL WREXHAM E COMMISSO

    Come il Wrexham di Rob McElhenney e Ryan Reynolds. L’ingresso in società di Kelly Ripa e Mark Consuleos, rispettivamente una delle più importanti conduttrici della tv statunitense e attore, produttore e imprenditore, hanno creato un’associazione automatica tra il club gallese, che ha vinto la National League e ha conquistato la promozione in League Two, e il Campobasso, che oggi ha ottenuto un posto nella prossima Serie D.

    “Ovviamente ci sono molte somiglianze, ma io non riesco ad essere imparziale quando parlo della nostra storia. Ammiro tutto ciò che Rob e Ryan hanno fatto per il Wrexham, ma voglio ricordare che quando abbiamo investito per la prima volta nel Campobasso non avevamo celebrità di prim'ordine a cui rivolgerci, non avevamo accordi televisivi su cui ripiegare, non avevamo sponsorizzazioni mainstream con cui coprire l’investimento". 

    Matt Rizzetta sottolinea il rischio della scommessa fatta nel 2020:

    “Abbiamo ereditato molti rischi e abbiamo deciso di andare avanti perché eravamo convinti della nostra visione del club. Tutto ha funzionato, ma all'inizio ci sono state molte notti insonni. C'è un’unione profonda tra il club e il percorso dei meno fortunati e sfavoriti che tante possono rivedersi nel Campobasso. Ritengo che questo aspetto sia unico ed è abbastanza diverso dalla storia di Wrexham. Inoltre sullo sfondo ci sono la bellezza, la cucina e il paesaggio del sud Italia, che non ha eguali in nessun'altra parte del mondo”.

    In Italia c’è un altro italo-americano che ha deciso di investire nel calcio e sta raccogliendo i primi frutti dopo un duro lavoro a 360 gradi, dalla squadra allo stadio fino al Viola Park, Rocco Commisso, proprietario di Mediacom.

    “Abbiamo molti amici in comune ma non ho avuto modo di conoscere personalmente Rocco. Ho grande rispetto per lui e per il suo team nel perseverare nelle difficoltà. Ora il percorso sta iniziando a dare i suoi frutti, poiché stanno riportando il calcio di livello mondiale in una delle città più belle del mondo. Nel mio caso, sono figlio di una famiglia del sud Italia e sono orgoglioso di investire nella parte d'Italia che mi ha reso quello che sono". 

  • Campobasso festaGOAL

    UN FUTURO DI PASSIONE E AMBIZIONE

    Con la vittoria contro la Turris, il Campobasso si è assicurato la promozione in Serie D. Un traguardo importante che ha fatto esplodere la festa del capoluogo molisano.

    Matt Rizzetta è già proiettato ai prossimi obiettivi grazie alla sua fame e ambizione che da sempre lo contraddistinguono.

    “Spesso i proprietari dei club lasciano che il loro ego intralci un sano processo decisionale dal punto di vista finanziario. Nel nostro caso, stiamo implementando una base nelle prime fasi del nostro investimento che riteniamo che possa garantire l'autosostenibilità a lungo termine. 

    Sono tre i principi sui quali Rizzetta e North Sixth Group stanno costruendo il progetto Campobasso:

    “Espandere la nostra base di entrate a livello internazionale dove il nostro mercato di riferimento è significativo, creare nuovi canali di monetizzazione attraverso media e contenuti e sviluppare giovani talenti attraverso investimenti sul settore giovanile e sullo scouting. Il mio obiettivo è diventare il gruppo di proprietà più longevo negli oltre 100 anni di storia del Campobasso Calcio. Se ci riusciremo, credo che avremo realizzato qualcosa di speciale e credo che i risultati sportivi arriveranno di conseguenza”.

    La promozione in Serie D offre la possibilità al Campobasso di collaborare ancor di più con l’Ascoli, l’altro club di Rizzetta detiene una parte delle quote azionarie:

    “Con l'Ascoli siamo in Serie B e anche quest'anno lotteremo per un posto ai playoff dopo che l'anno scorso mancavano solo due turni alla promozione in Serie A. Dovremmo iniziare a beneficiare della sinergia tra i due club a partire dalla prossima stagione, ora che il Campobasso è in Serie D”.

    Ambizione e passione. Rizzetta sogna in grande e non vuole certamente fermarsi qui: 

    Il nostro obiettivo è portare il nostro club ai vertici del calcio italiano. Abbiamo tanti investitori e persone che si avvicinano a me e vogliono essere coinvolti nel progetto Campobasso. Dico a tutti la stessa cosa. C'è solo una regola se vuoi collaborare con noi. Devi sognare in grande. Sono un sognatore e credo che insieme possiamo costruire qualcosa di veramente speciale negli anni a venire”.

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