Quella di Igor Protti è stata una carriera straordinaria. Bomber di razza, condivide con Dario Hubner un record straordinario, visto che sono gli unici due giocatori ad essersi laureati capocannonieri in Serie A, in Serie B e in Serie C.
Nella stagione 1995-1996 ha segnato più di tutti nel massimo campionato italiano (24 goal in 33 partite), diventando l’unico attaccante a vincere la classifica dei marcatori con una squadra, il Bari, che poi è retrocessa.
Il suo cammino nel mondo del calcio lo ha poi portato (tra le altre) anche alla Lazio, al Napoli (è stato l’ultimo a segnare in A con la maglia numero 10) e soprattutto a Livorno dove, accompagnato dal soprannome di ‘Zar’, è diventato una delle grandi leggende del club.
Oggi Igor Protti, a vent’anni dal ritiro dal calcio giocato, sta giocando la sua partita più difficile e, in un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’, ha spiegato come sta vivendo questa fase della sua vita.
