Ibrahimovic crede nel progetto Milan: "Non mollo finché non vinco"

"Credo nel progetto e in ciò che il Milan rappresenta: penso di condividere la stessa visione delle persone che lavorano all'interno della proprietà, che hanno intenzione di fare cose straordinarie. Vogliono fare la storia, vogliono vincere. Mi sento vivo quando si parla di vittorie: farò qualsiasi cosa per vincere e non mollo finché ciò non accade".

"Ho giocato in squadre straordinarie, ma il Milan è il club che mi ha dato di più durante la carriera. Sono stato qui in due occasioni e apprezzo molto ciò che questa società rappresenta. La prima volta ho provato felicità, la seconda ho ricevuto amore: sento di voler restituire qualcosa. Non mi trovo in una situazione in cui voglio ricevere. Non mi sento frustrato, anche se a volte vorrei tornare in campo per aiutare in maniera diretta la squadra: ora però do il mio contributo da un'angolazione diversa".

"Sto bene da quando ho accettato il ritiro. Sono in pace con questa scelta, non sento la mancanza di giocare a calcio. Mi sento bene e lavoro con impegno in questa nuova veste: ho dei bravi colleghi che mi aiutano, siamo un'ottima squadra".

"L'ambizione è fare la storia e fare la storia significa vincere trofei: storicamente il Milan ci è riuscito tante volte, quindi è qualcosa che va avanti. Puntiamo a questo ma c'è un lavoro in corso, tutti i tasselli devono andare al loro posto e bisogna fidarsi del processo. Uno dei nostri grandi obiettivi è tornare al top del calcio europeo, perché il Milan appartiene al calcio europeo di vertice".

"Credo che Reijnders sia il giocatore cresciuto di più in breve tempo, sta dimostrando di essere un profilo di livello molto alto. Sente la pressione di essere olandese (come il trio Gullit-Rijkaard-Van Basten, n.d.r.) ma sta facendo un ottimo lavoro e deve continuare su questa strada. Come ogni giocatore del Milan, però, verrà ricordato per ciò che vince. Se non vinci, non vieni ricordato".