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Simone InzaghiGetty Images

I cambi di Inzaghi nel Derby non convincono: centrocampo rivoluzionato e crollo nerazzurro

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L'Inter crolla a sorpresa nella notte più attesa, torna a perdere un Derby dopo sei vittorie consecutive e fa un netto passo indietro sotto il profilo del gioco.

Stavolta a finire sul banco degli imputati è anche Simone Inzaghi, le cui scelte soprattutto a partita in corso non hanno convinto.

In realtà nell'Inter domenica sera poco ha funzionato, specie nel secondo tempo quando il Milan avrebbe addirittura potuto dilagare.

  • DUBBI SUI CAMBI DI INZAGHI

    I maggiori dubbi riguardano i cambi operati da Simone Inzaghi.

    L'allenatore dell'Inter nella ripresa ha richiamato contemporaneamente in panchina Mkhitaryan e Calhanoglu, ovvero il fulcro del gioco nerazzurro.

    Al loro posto sono subentrati Asllani e Frattesi che, come peraltro già accaduto a Monza, non hanno fornito le risposte attese dal tecnico.

    L'Inter è infatti stata letteralmente travolta dal Milan, che ha poi trovato il goal della vittoria con Gabbia.

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  • PERCHÈ INZAGHI HA TOLTO CALHANOGLU

    In particolare Asllani è sembrato ancora troppo acerbo per guidare la squadra in una partita così delicata.

    Inzaghi però ha preferito sostituire Calhanoglu, probabilmente a causa di un cartellino giallo rimediato dal turco nel primo tempo.

    Nel finale inoltre l'allenatore nerazzurro ha deciso di richiamare in panchina anche Barella, rivoluzionando completamente il centrocampo con l'inserimento di Zielinski.

    Mosse che, come detto, non hanno pagato.

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  • LA SORPRESA DI FONSECA

    L'Inter in realtà era andata in difficoltà anche in avvio di gara, quando il Milan si è reso pericoloso già prima del vantaggio di Pulisic.

    Inzaghi è parso quasi sorpreso dalle mosse di Fonseca, che ha schierato i rossoneri con un 4-4-2 finalmente solido e ordinato.

    I nerazzurri hanno sofferto in particolare la vivacità di Pulisic tra le linee e la fisicità di Abraham in attacco.

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  • FINALE IN AFFANNO

    Nel finale di gara, poi, l'Inter è sembrata quasi in balia degli avversari col Milan che avrebbe anche potuto dilagare.

    Se è vero che la rete di Gabbia è arrivata sugli sviluppi di un calcio piazzato, è altrettanto vero che sia prima che dopo i rossoneri hanno avuto moltissime occasioni tanto che Sommer è stato tra i migliori in campo per i nerazzurri.

    La squadra di Inzaghi ha manifestato difficoltà evidenti sia dal punto di vista fisico che tattico.

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  • LA CLASSIFICA DELL'INTER

    Adesso, dopo cinque giornate di campionato, l'Inter si trova con soli 8 punti ovvero gli stessi del Milan, uno in meno della Juventus e due meno del Napoli di Conte.

    Nessun allarme, ovviamente, ma i nerazzurri dovranno presto rimettere la testa sul campionato se vorranno difendere il titolo di campioni d'Italia.

    Anche perché nelle prossime settimane l'Inter, dopo la trasferta di Udine, affronterà il Torino (attuale capolista), la Roma e poi la Juventus.

    Un calendario da non sottovalutare, insomma, il tutto con in mezzo le sfide di Champions contro Stella Rossa e Young Boys.

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