Sei mesi all’ombra del Colosseo. Metà stagione con la maglia della Lazio. Un’opportunità per confrontarsi con il campionato italiano. Una tappa di un lungo percorso che lo ha visto partire dalla Baviera da giovanissimo e volare in Inghilterra, dove è riuscito a coronare il suo sogno fino al ritorno a casa, in Germania.
La vittoria del Meisterschale con lo Stoccarda nel 2007 rappresenta senza dubbio una delle vette più alte nella carriera di Thomas Hitzlsperger. Un successo conquistato da protagonista. Un trionfo arrivato da uomo copertina.
Il goal più importante, però, ‘The Hammer’ (il martello) – soprannome affibbiatogli per la potenza del suo tiro – lo ha segnato fuori dal rettangolo verde di gioco. Nel 2014, a pochi mesi dal ritiro dall’attività professionistica, Thomas Hitzlsperger ha deciso di aprirsi al mondo intero e fare coming out.
L’ex centrocampista tedesco ha dichiarato apertamente la propria omosessualità. Un gesto importante quanto difficile da parte dell’ex Lazio, uno dei primi a farlo nel mondo del calcio.
Prima, però, Hitzlsperger ha girato l’Europa inseguendo il pallone e quel sogno realizzato di diventare un calciatore.
Dopo gli inizi a due passi da casa, il classe 1982 ha lasciato gli affetti ed è volato in Inghilterra per cercare fortuna. Lì, a Birmingham, nell’Aston Villa è arrivata quella chance tanto desiderata, prima di un lungo percorso sull’asse Regno Unito-Germania sul quale ha costruito il suo percorso da giocatore.
Una lunga carriera in cui è riuscito ad alzare al cielo il trofeo della Bundesliga e laurearsi campione di Germania, ma soprattutto a giocare con la maglia del proprio Paese dopo una lunga trafila nelle selezioni giovanili.




