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Inzaghi Allegri MarottaGetty/GOAL

Da "guardie e ladri" a "Sinner e Djokovic": Inter-Juventus, una sfida a colpi di dialettica

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Ancora un po' di attesa e poi potremo concentrarci sulla sfida che paralizzerà l'Italia intera e non solo: Inter e Juventus sono pronte a battagliare (sportivamente parlando) sul campo, dopo essersi punzecchiate a livello verbale nelle ultime settimane.

Dalle parole si passerà al verdetto del prato verde, l'unico che poi interessa a tifosi e addetti ai lavori: sono stati giorni intensi e pregni di polemiche per alcune uscite più o meno 'maliziose', che a breve lasceranno totale spazio a ciò che avverrà in campo.

Dalla metafora della "lepre e del cacciatore" al "guardie e ladri", passando per l'accostamento di stampo tennistico con riferimento a Sinner e Djokovic: il pre di Inter-Juventus è stato ricchissimo, con la speranza che questa abbondanza possa confermarsi, stavolta in termini di emozioni positive, anche domenica sera.

  • LA LEPRE E IL CACCIATORE

    Tutto ha origine dalle dichiarazioni dell'amministratore delegato nerazzurro Giuseppe Marotta che, lo scorso 8 gennaio, risponde alle polemiche relative agli episodi arbitrali di Inter-Verona, decisa da una rete di Frattesi viziata da un fallo di Bastoni su Duda.

    "Oggi siamo la lepre e la lepre deve schivare le fucilate dei cacciatori".

    "Le polemiche vanno gestite e accettate: il VAR non è stato introdotto per debellare tutti gli errori arbitrali, quanto per ridurli. Esistono poi gli errori umani: poi a fine stagione vince la squadra migliore".

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  • Allegri JuventusGetty Images

    GUARDIE E LADRI

    Il duello si fa sempre più avvincente, la distanza in classifica tra le squadre è davvero minima: il 16 gennaio, la Juventus travolge il Sassuolo e si riporta a -2 dall'Inter, 'punzecchiata' da Massimiliano Allegri al termine della sfida dell'Allianz Stadium.

    "Se c'è una lepre davanti, c'è qualcuno dietro che insegue, come il gioco a guardia e ladri, uguale. I ladri scappano e le guardie rincorrono. Noi dobbiamo essere molto bravi, stare sereni".

    Quattro giorni più tardi, alla vigilia di Lecce-Juventus, il tecnico livornese fa una precisazione sui suoi intenti ironici.

    "Magari ha fatto divertire, però era solamente una battuta in un post gara dove ho usato una metafora di un gioco che giocavamo da bambini. Si parlava di una squadra che sta davanti e di una squadra che insegue".

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  • "NON MI INTENDO DI IPPICA"

    Nel frattempo l'Inter è chiamata a giocarsi la vittoria della Supercoppa italiana nella finale contro il Napoli in quel di Riyadh: nella conferenza pre-partita, Simone Inzaghi mette completamente da parte l'accostamento di natura ippica, uno sport tanto caro al rivale Allegri.

    "Che tipo di cavallo è l'Inter? Io non mi intendo di ippica. Io mi intendo di Inter e di calcio. Da bambino giocavo solo ed esclusivamente a pallone, mi piace farlo con i miei ragazzi, lo faccio anche con i miei figli".

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  • Sinner DjokovicGetty

    SINNER E DJOKOVIC

    In Italia scoppia la tennis-mania grazie allo strepitoso successo di Jannik Sinner sul numero uno al mondo Novak Djokovic nelle semifinali dell'Australian Open, poi vinto dall'altoatesino grazie al successo su Daniil Medvedev all'ultimo atto. Allegri, alla vigilia di Juventus-Empoli, decide di cogliere la palla (o, in questo caso, la pallina) al balzo, stavolta producendosi in un'altra metafora di stampo puramente tennistico.

    "Come età posso dire che noi siamo più giovani come Sinner e loro come Djokovic, ma non so se dirlo perché altrimenti la prendono male... Loro sono permalosi".

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  • IL PASSO INDIETRO

    Il deludente 1-1 contro l'Empoli finisce per smorzare completamente l'ironia pungente di Allegri che, dopo la partita dell'Allianz Stadium, sceglie la strategia del passo indietro.

    "Devo smetterla con le mie battute, la mia livornesità dà fastidio a qualcuno. Fortunatamente non vengono a Livorno, dove ci prendiamo in giro tutti: sarebbe un disastro. Mi scuso se ho urtato la sensibilità di qualcuno".

  • Simone Inzaghi Inter 2023 2024Getty Images

    "USCITE NON OFFENSIVE"

    La definitiva parola 'fine' a queste continue stoccate dialettiche la pone Inzaghi dopo il successo ottenuto a Firenze, che riporta l'Inter in vetta alla classifica nonostante una partita disputata in meno.

    "Le battute di Allegri? Non mi hanno dato fastidio e credo che non ci sia stata maleducazione da parte di nessuno".

    Game over e parola al campo.

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