Gravina e Spalletti rischiano? Cosa succede dopo l'eliminazione da Euro 2024

Spalletti, chiamato in fretta e furia per ovviare alle improvvise dimissioni presentate da Roberto Mancini quasi un anno fa, ha firmato con la FIGC un contratto fino ai Mondiali 2026 con ingaggio da 3 milioni di euro netti all'anno.

E subito dopo l'eliminazione contro la Svizzera il Ct ha subito chiarito che non ha alcuna intenzione di dimettersi, chiedendo più tempo per poter lavorare sulla sua Nazionale.

Allo stesso tempo il rendimento offerto dall'Italia a Euro 2024 impone una seria riflessione in Federazione anche sul suo conto,

In bilico come detto potrebbe finire anche il presidente federale, ovvero colui che ha rotto con Mancini e scelto con convinzione Spalletti, difeso pubblicamente fino a pochi giorni fa e definito senza mezzi termini "il migliore su piazza".

I risultati però non gli hanno dato ragione, anzi. E non è la prima volta, dato che l'Italia sotto la sua presidenza ha fallito la qualificazione ai Mondiali per ben due volte. Con in mezzo la gioia per il trionfo inatteso a Euro 2021.

Gravina forse chiarirà il futuro durante la conferenza in programma nella tarda mattinata ed in ogni caso, in base allo statuto del CONI, entro marzo 2025 sono in programma le elezioni del nuovo numero 1 della Federcalcio.

Ecco perché la sua posizione è tutt'altro che salda.

Ma se Spalletti dovesse davvero saltare, chi potrebbe prenderne il posto? Il primo nome rimbalzato dopo l'eliminazione contro la Svizzera è stato quello di Massimiliano Allegri, ma attualmente sono liberi anche Stefano Pioli e Maurizio Sarri.

Senza tralasciare la romantica suggestione che porta a Fabio Cannavaro o l'ipotesi Claudio Ranieri.